Luigi Barbero ha passato il testimone a Mariano Rabino. Cambio al timone dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, dopo quattro mandati (ovvero 12 anni) di lavoro. Un percorso intenso per il presidente uscente, che ha accompagnato l’azienda turistica locale in una crescita esponenziale, nei numeri e nei fatti. Quasi 1.500 strutture ricettive, 13mila camere e oltre 20mila posti letto, 400mila arrivi fino al 2019, oltre 1.000 ristoranti, 100 milioni di euro all’anno di solo fatturato da pernottamenti. Al telefono ci siamo fatti raccontare da Barbero tutte le tappe più importanti. Partendo dal boom con Torino 2006 e arrivando alla convivenza con l’emergenza Covid. Un viaggio interessante e stimolante, condotto con grande serietà e professionalità. «Il BuonVivere declinato alla maniera di Langhe Monferrato Roero. Per noi, BuonVivere è progettare il futuro, ma mai perdendo di vista la storia e la cultura. È musica: una performance sinfonica dove ogni orchestrale sa quali note liberare e in quale momento. È colori: infinite sfumature che cambiano di stagione in stagione sulle quali riposare lo sguardo. È sapori: come quelli genuini dei prodotti di queste terre, ma anche quelli prelibati delle ricette della tradizione».
Barbero, si è chiuso un cerchio alla guida dell’Ente Turismo.
«Dodici lunghi anni, sì. Di grande e intenso sviluppo, del territorio di Langhe e Roero prima, poi dal 2019 con l’aggregazione del Monferrato. Un’annessione che è stata lungimirante, di intelligenza. Una mossa di spessore, per una competenza allargata che ha portato grandissimi risultati. Omogeneità della destinazione, su un territorio più vasto, con una vocazione legata al paesaggio, al buon cibo, al buon vino, al tartufo, con il riconoscimento Unesco. Esperienze di altissimo valore, che ci hanno reso grandi nel mondo. Senza dimenticare l’outdoor, la sentieristica, il turismo attivo. Dodici anni di crescita, di numeri, di presenze, ma anche di qualità dei turisti. Turisti di alto livello. La nostra è una destinazione turistica di prestigio, di qualità del soggiorno».
Ci dica qualche numero significativo.
«Le Langhe e il Roero, dalle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 in avanti hanno fatto registrare un trend pazzesco. Negli ultimi 10 anni, soprattutto, le performance sono state di alto livello. Molte di queste in doppia cifra, cioè si è superato il 10%. Si sono moltiplicate le nazionalità di arrivo dei turisti, raggiungendo quasi 80 provenienze diverse da ogni parte del mondo. Aumentato il soggiorno medio, ampliata la stagionalità che si è distribuita in modo molto marcato in primavera-estate, per poi arrivare in autunno. Una volta era prevalentemente ottobre-novembre il periodo di riferimento, oggi siamo cresciuti a dismisura. Diciamo che la stagione turistica parte a Pasqua e arriva fino a dicembre. I turisti di Langhe, Roero e Monferrato sono per 2/3 stranieri, un dato molto significativo. Ovviamente, il Covid ha stravolto tante situazioni ma la ripresa è stata forte».
Cosa colloca sul gradino più alto del podio?
«Il nostro territorio ha dato, al mondo, un luogo di destinazione per un turismo di alta qualità e del buon vivere. Io, assieme a quelli che hanno lavorato con me con grande impegno e, soprattutto, ai soci dell’Atl, abbiamo dato un’impronta a ciò che ci circonda. Una destinazione turistica vera. Il riconoscimento Unesco è stato una tappa cruciale, il coronamento di un lavoro condiviso tra Comuni, Province, la Regione. L’accordo sulla tassa di soggiorno, un accordo unico in Italia e che ha visto la condivisione della spesa della tassa con l’Ente Turismo. Poi, l’accorpamento di Asti e del Monferrato. Queste sono le tappe che ho scolpito nel mio percorso».
Il futuro di Luigi Barbero?
«Prosegue il mio importante ruolo di direttore della Confcommercio Ascom di Bra, una realtà fra le più importanti a livello italiano e che sta crescendo in termini di servizi innovativi e di strutture, con quattro sedi a Bra. Un lavoro che non è mai cessato e che, anzi, ha avuto uno sviluppo ben definito. Sono sicuro che il mio successore all’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino, con cui mi sono confrontato più volte, assieme alla nuova squadra, proseguirà al 100% in modo proficuo e virtuoso il trend positivo che in questi anni ci ha visto protagonisti. A lui e alla nuova squadra faccio i miei più sinceri auguri di buon lavoro».