Cuneo alle urne sette candidati per una nuova città

Viaggio verso le amministrative del 12 giugno in 19 comuni della Granda. Cominciamo dal capoluogo

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Il 12 giugno si torna alle urne per i referendum abrogativi in tema di giustizia e per le amministrative. In provincia Granda sono 19 i comuni chiamati al voto. Cominciamo da Cuneo: passiamo in rassegna i candidati, in ordine di sorteggio delle liste. Proseguiremo con Mondovì e Savigliano per concludere con una panoramica su Argentera, Bagnolo, Barge, Bastia Mondovì, Bene Vagienna, Borgo San Dalmazzo, Brossasco, Cravanzana, Demonte, Frabosa Soprana, Monastero di Vasco, Monterosso Grana, Racconigi, Rittana, Salmour, Sommariva Bosco. Ai candidati cuneesi abbiamo rivolto tre domande:

1) Le qualità che rendono unica Cuneo?
2) Il progetto più importante da attuare per la città?
3) Come immagina che sarà Cuneo tra 5 anni?


GIANCARLO BOSELLI 60 anni
1) «Cuneo è capoluogo di un territorio vasto, bellissimo, aperto su vallate stupende, che entrano in città con il parco fluviale, e in questo senso deve diventare un riferimento valorizzando la sua economia. Inoltre è una galleria commerciale e artigianale naturale grazie ai suoi portici».
2) «Ci sono due grandi questioni: la prima è la collocazione del nuovo ospedale che, secondo la Lista Indipendenti, deve restare nella collocazione attuale. È infatti la più grande azienda della città, con 2300 persone che vi lavorano: sarebbe un errore gravissimo spostarla. Il secondo tema è il problema della sicurezza e dell’applicazione dei regolamenti comunali: uno dei primi provvedimenti che prenderò, da sindaco, sarà la riforma della Polizia Locale suddividendo la città in zone, con il poliziotto urbano di quartiere e l’estensione dell’attività nelle ore notturne».
3) «Una città che, amministrata da noi, sarà in crescita economica, demografica, più sicura, capace di integrare i flussi migratori finora rimasti incontrollati. Una città ospitale che saprà fare forza e sviluppare i settori principali della propria economia naturale: commercio, artigianato, turismo, agricoltura, settore alberghiero e ristorazione».
Sostenuto da: Indipendenti


JUAN CARLOS CID ESPOSITO 48 anni
1) «Il contesto naturale di Cuneo ha un potenziale enorme, talmente alto da essere una punta di diamante a livello europeo, al pari delle grandi città che fanno del benessere, della qualità della vita e dello scambio culturale il proprio punto di forza. Una città dove arte e musica, qualità e professionalità, così come il commercio interno possono essere elementi portanti».
2) «Non è uno singolo, bensì una visione di progettualità, da attuare con i cittadini, in modo da aumentare le sinergie interne, l’economia di quartiere, le comunità energetiche, fino ad arrivare ad autosufficienza alimentare, con cibo sano e sostenibile. Punti cardine: no cemento, no impatto ambientale, sì riqualificazione, per una città ecosostenibile».
3) «Me la immagino più gioiosa e più viva, un modello per altre città ed altre realtà dal punto di vista energetico, alimentare e delle relazioni sociali, in cui il commercio sia a km zero ed in cui la cittadinanza sia partecipe, appoggiata dall’Amministrazione Comunale. Solo così il cittadino tornerà a credere nella politica».
Sostenuto da: Movimento 3V



SILVIA CINA
67 anni
1) «Cuneo è una città per famiglie, immersa nel verde: ha una splendida posizione geografica anche se i collegamenti viari e ferroviari devono essere riattivati e migliorati. La città è vivibile, ha dimensione umana, è percorribile a piedi e in bicicletta, chilometri di portici, servizi e scuole, Conservatorio, Accademia e facoltà universitarie».
2) «Sono nonna e penso al futuro delle giovani generazioni. Ho studiato in una scuola elementare nuova, oggi è sempre la stessa, ma con gravi carenze di manutenzione. Tutte le scuole e gli asili, tranne le pochissime costruite di recente, presentano gli stessi problemi di vetustà, non sono antisismiche. Immagino un grande piano da finanziare con contributi pubblici che preveda scuole sicure, belle, con orti e giardini, dove fare una didattica adeguata ai tempi. Poi Cuneo deve adeguarsi per avere energia da fonti rinnovabili, a partire da comunità energetiche e di autoconsumo collettivo».
3) «Se governerò con la mia squadra sarà una città con energia prodotta da fonti rinnovabili, con meno veicoli circolanti e maggiore presenza di verde ben curato: una città accessibile alle persone con disabilità, con spazi di aggregazione gratuiti, dove tutti avranno un tetto e potranno vivere bene».
Sostenuta da: Movimento 5 Stelle


LUCIANA TOSELLI 71 anni
1) «Cuneo è una città con una forte missione turistica che viene tarpata per le forti difficoltà sulle comunicazioni. Un luogo in cui il verde abbonda: questo va conservato e distribuito in tutta la città e non solo in alcune singole aree».
2) «Evitare di convogliare il traffico in città, mantenendolo in periferia e diminuendo l’inquinamento: noi siamo per i parcheggi di testata, per le navette elettriche e il potenziamento dell’uso della bicicletta e delle piste ciclabili, impiegabili non solo per svago, ma anche per recarsi a lavoro. In secondo luogo, il tema della salute: manca la sanità del territorio e l’assistenza domiciliare. Un altro grande problema riguarda le case di riposo nelle quali non vi è stata la giusta programmazione sul personale medico e infermieristico. Per questo diciamo no alla costruzione di grandi ospedali».
3) «Se riusciremo a bloccare alcuni progetti in essere, Cuneo sarà una città in cui girare tranquillamente, verde, (ma ben mantenuto), in cui non si debbano abbattere gli alberi. Un posto in cui i cittadini possano essere curati ed assistiti a domicilio e in cui le persone vadano in ospedale solo se strettamente necessario».
Sostenuta da: Cuneo per i beni comuni, Cuneo Mia, Idea Cuneo


GIUSEPPE LAURIA 61 anni
1) «Una delle peculiarità è il clima, mite, ideale per chi vuole vivere qui. Siamo una vera oasi verde, che dovrebbe essere curata maggiormente. E poi, la collocazione, fra montagne e mare, una perla preziosa, lasciata nascosta troppo a lungo. Insomma una città in cui si vive bene».
2) «Ricucire il rapporto fra l’Amministrazione e i cittadini: il progetto è, di fatto, la città. Chi ha governato nel passato ha avuto a disposizione immense capacità finanziarie, c’erano tutte le possibilità di costruire la città in armonia, e così non è stato. Dopo tante opere costose avulse dalle vere necessità, ci rimangono le emergenze, come quelle su trasporti e parcheggi. Il grande obiettivo è recuperare il rapporto con i cittadini, ricostruire la città avendo come orizzonte buon senso e buon gusto».
3) «Dipende da chi vincerà: se saranno i soliti noti, nulla cambierà. Se vincerò io, noi, invece, sarà diversa, voluta da chi deve scegliere, dalla buona politica che deve sognare il futuro della città ed assumersi le proprie responsabilità. Riassumendo, con noi Cuneo sarà una città semplice, a misura d’uomo e, nello stesso tempo, elegante».
Sostenuto da: Popolo della famiglia, Italexit Paragone, #ioapro Rinascimento Sgarbi, Cuneo per Cuneo, Progetto Cuneo, Cuneo per la Costituzione


PATRIZIA MANASSERO 62 anni
1) «Sono due i punti forti: in primo luogo la collocazione geografica, all’interno di un comprensorio montano e alpino, con grandi possibilità di essere punto di raccordo e fulcro di esplosione e progettazione per il territorio e con ampie potenzialità per il turismo come leva dell’economia del territorio. Una collocazione felice, quindi, ma che richiama ad una seria responsabilità politica. Il secondo è la qualità della vita, frutto dell’operosità e del lavoro economico e del terzo settore, vero orgoglio per tutta la città».
2) «Innanzitutto l’utilizzo dei fondi del Pnrr per una rigenerazione poderosa della città con scuole rinnovate, una nuova biblioteca e, di sicuro, l’ospedale unico per una miglior cura di tutti i cittadini cuneesi. Il secondo tema, non di diretta gestione, sono i collegamenti: sia quelli sul versante francese, sia quelli ferroviari che stradali, i quali necessitano di essere rinvigoriti».
3) «Mi immagino una Cuneo ancora più bella, ancora più vivibile, più giovane e sempre meglio collegata. Una città viva e vivace, dal punto di vista culturale, turistico e naturale, più sicura e più verde».
Sostenuta da: Cuneo Solidale Democratica, Centro per Cuneo, Crescere insieme, Partito Democratico


FRANCO CIVALLERO 71 anni
1) «Cuneo è una città bella, amata dalla gente. Un posto in cui ho sempre vissuto e che adoro: è un gioiello, grazie all’operosità dei cuneesi. Un luogo che deve tornare ai cuneesi, diventare più vivibile».
2) «I temi sono molti: la sicurezza, soprattutto in alcuni quartieri; la pulizia, non solo in centro, Piazza Galimberti e Corso Nizza, ma ovunque, comprese le frazioni, ormai abbandonate e dove i cittadini si sentono trascurati. Per questo abbiamo intenzione di nominare un assessore dedicato esclusivamente alle frazioni. E poi: la difesa e rivalutazione della scuola paritaria, la cura degli anziani, lo sport, la viabilità. Il nostro è un programma articolato, in 10-12 punti».
3) «Se sarò eletto sindaco e governerà la nostra coalizione, Cuneo tornerà bella come quando ero ragazzo, tempi in cui la definivano la “città dei giardini e delle aiuole”, curate non solo per l’arrivo del Giro, dei Bersaglieri o, appunto, per le elezioni. Con noi sarà una città più vivibile, sicura, con collegamenti migliori, in cui gli anziani saranno protetti e il volontariato valorizzato. Noi ci proveremo ed ascolteremo i cittadini che avranno un sindaco sempre presente».
Sostenuto da: SìAmo Cuneo, Fratelli d’Italia, Lega Salvini Piemonte, Forza Italia Udc