«La strada indicata dal segretario nazionale leghista, Riccardo Molinari, ovvero fare prima la legge attuativa dello statuto per lo svolgimento dei referendum consultivi e poi l’approvazione di una legge per l’indizione di un referendum, è certamente corretta, ma temo che il seguire questa strada possa comportare tempi molto lunghi, tempi che, come Piemonte, non possiamo permetterci dato il cammino già intrapreso da Lombardia e Veneto.
Suggerisco quindi di seguire la strada da me indicata con la mia proposta di legge, proposta depositata da tempo, con cui si indice il referendum, proposta dove sono già contenute le norme di attuazione rispetto al referendum stesso, trattandosi quindi di una legge auto applicativa.
Come si suol dire, prendiamo due piccioni con una fava, si vota una proposta di legge e si ottengono sia il referendum sull’autonomia che le relative norme di applicazione».
Lo afferma Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte.
c.s.
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