Lunedì 30 maggio torna a Saluzzo il filosofo, opinionista e saggista Diego Fusaro, in un evento organizzato dall’associazione culturale Nazione Futura in partenariato con il Collettivo Saluzzo che Resiste. L’incontro si terrà negli spazi della Fondazione Amleto Bertoni, nella Sala degli Specchi in Piazza Montebello 1 a Saluzzo con orario fissato alle 20.30. Recentemente vincitore del prestigioso premio “Margherita Hack” per la ricerca filosofica, Fusaro presenterà il suo ultimo libro: “Odio la Resilienza. Contro la mistica della sopportazione”.
In merito l’autore: “Si fa un gran parlare di resilienza. Viene descritta come la virtù dell’uomo che ha capito come va il mondo. Ma la resilienza è una favola. Una fiaba della buonanotte cantilenata al fine di stordirci e farci assopire. È un incubo che minaccia il nostro futuro. L’uomo resiliente è il suddito ideale. Si accontenta di ciò che c’è perché pensa che sia tutto ciò che può esserci. Ha abbandonato gli ideali e vivacchia convincendosi che il suo compito, la sua missione, sia di accettare un destino ineluttabile. Anzi, viene portato a pensare che proprio nella passività possa dare il meglio di sé. È storia vecchia. Da sempre chi ha il potere ci chiede di subire in silenzio, di sopportare con stoica resilienza per poter agire indisturbato. Ma in questi anni ce lo chiede ancora di più: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di Mario Draghi ne è un esempio lampante, ma già nel 2013 il «dinamismo resiliente» era la parola d’ordine del World Economic Forum. Perché, certo, la resilienza è un profilo psicologico, ma anche un atteggiamento politico. I cittadini sono chiamati a fare propria la virtù dell’adattarsi senza reagire alle storture invocando il cambiamento. Non è forse il sogno inconfessabile di ogni padrone quello di governare schiavi docili e mansueti? Eppure vivere vuol dire adoperarsi per cambiare il mondo con i propri pensieri e con le proprie azioni. Riprendiamoci le nostre passioni annichilite da questa docilità. Frangar, non flectar”.
Spiega Paolo Radosta, coordinatore del’associazione culturale: “Siamo entusiasti di portare ancora una volta nel saluzzese l’amico Diego. Una persona capace di affascinare con il suo pensiero mai banale e sempre ricco di grandi stimoli. Questo suo ultimo testo è una vera e propria chiamata alle armi, capace di colpire come una sferzata. Sono molto felice e orgoglioso che Nazione Futura, con la collaborazione preziosa del Gruppo Collettivo Saluzzo, sia riuscita ad organizzarne una presentazione. E’ del resto il nostro compito sul territorio: informare e diffondere cultura ed occasioni di sviluppo di un pensiero libero e critico.”
Nel corso della serata interverrà anche Manuele Fragoletto, uno dei portavoce del Collettivo Saluzzo che Resiste, che spiegherà il progetto e presenterà il prossimo incontro organizzato dal collettivo fissato per il giorno 16 giugno a Saluzzo.
Il circolo Nazione Futura di Saluzzo, recentemente nato, inaugura il 26 maggio anche la serie di incontri del “Laboratorio Tolkien”, nelle quali si analizzerà “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien (lezioni a cura di Andrea Isoardi) ed annuncia nuovi grandi incontri per l’autunno.
c.s.