Elezioni, l’analisi di Cuneo Possibile in vista del ballottaggio: “Votare conta”

0
285

Domenica 26 giugno a Cuneo si terrà il ballottaggio per le elezioni amministrative, che vede in corsa per la carica di sindaco Patrizia Manassero e Franco Civallero. Il primo turno ha visto un’astensione record: il 45,49% degli aventi diritto non si è recato alle urne, praticamente un cuneese su due. In moltə hanno segnalato la disfatta democratica che si porta dietro questo dato, a distanza di pochi giorni da quando segnalavamo, insieme ad altre realtà cittadine, la necessità di attivarsi per promuovere l’esercizio del voto.

Per il comitato Cuneo Possibile non votare non è mai stata un’opzione, suggerire di andare al mare e voltarsi dall’altra parte, tanto meno. Avremmo preferito invitare le cittadine e i cittadini cuneesi a rimanere in zona seggi e piuttosto recarsi al fiume nella domenica del voto, ma le immagini di Gesso e Stura completamente a secco (mentre una nota azienda delle acque continua a captare “oro blu” a monte) ci obbligheranno a spenderci in altri consigli.

Votare è importante per scegliere chi governerà la cosa pubblica, e per premiare chi si pone
l’obiettivo di promuovere con decisione iniziative ambientaliste. I fiumi Gesso e Stura oggi ce lo ricordano con sferzante drammaticità. Ai fan del cemento e a coloro per cui «il riscaldamento globale è una bufala» va anteposto chi promuove percorsi politici che possano esprimere una visione ecologicamente sostenibile del nostro futuro.

Anche in questo senso il comitato Cuneo Possibile è orgoglioso di aver appoggiato la candidatura a sindaca di Luciana Toselli e la lista Cuneo per i Beni Comuni, la terza più votata di queste amministrative 2022, che si è sempre posta l’obiettivo di lavorare per la giustizia sociale e ambientale, ed è altrettanto orgoglioso di aver contribuito alla campagna elettorale con due candidati: Amina Marini, terza donna più votata della coalizione con 120 voti, e Giovanni Milano che ha ricevuto 30 preferenze candidandosi a soli 18 anni.

Interpretiamo questi dati come un segnale forte di incoraggiamento per portare avanti una politica sempre più partecipata, giovane, inclusiva, ecologista e al femminile. Una politica che non può appiattirsi sulle posizioni di una maggioranza che ha fatto scelte da cui dissentiamo radicalmente, ma che ancora più convintamente non può lasciare la strada aperta alle forze reazionarie e antiecologiste.

Inoltre, dalla lettura dei risultati ottenuti da candidati e candidate consiglierə emerge con forza la poca fiducia concessa alle donne: nonostante nei Comuni sopra i 15.000 abitanti sia prevista la doppia preferenza uomo-donna, i risultati ci parlano di un elettorato che spesso ha scelto di esprimere preferenze singole, in maggioranza indirizzate a uomini. E questo è un dato poco soddisfacente in un contesto in cui c’erano sul piatto la validissima candidatura a sindaca di Luciana Toselli e la possibilità, visti i risultati del primo turno, che a governare la città dopo il 26 giugno sia Patrizia Manassero, che potrebbe diventare la prima donna sindaca di Cuneo.

Alla luce di questa analisi ci sembra doveroso stimolare una riflessione sul ruolo delle donne nella politica e nelle posizioni dirigenti del Cuneese: se si intravede qualche piccolo spazio di apertura, nel complesso la situazione rimane completamente sbilanciata a favore di un patriarcato ancora imperante. Ecologismo, ruolo delle donne nelle istituzioni, ma anche antifascismo, antirazzismo e inclusività.

Vorremmo che Cuneo, città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la lotta durante la Resistenza, scegliesse di arginare i rappresentanti di partiti che inneggiano all’odio, alle discriminazioni, che condannano la libertà di scelta e che danno soluzioni semplicistiche ai problemi ben più complessi della migrazione, dell’esclusione sociale e della povertà strutturale. Proprio mentre a Lucca per il ballottaggio Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si alleano con CasaPound, proprio mentre ascoltiamo l’irricevibile discorso pronunciato qualche giorno fa da Giorgia Meloni a Marbella di fronte ai filofranchisti spagnoli di Vox, sentiamo il dovere di tenere gli occhi aperti e constatiamo come la destra oggi metta insieme neofascismo e antiecologismo, attacco alle libertà civili e neoliberismo economico. Per noi di Cuneo Possibile queste non solo sono ricette sbagliate.

Per noi queste sono le ricette che ci hanno portato sull’orlo del baratro ambientale, economico, sociale e politico in cui ci troviamo. Per non cadere giù iniziamo dal voto, perché il voto conta.

Cuneo Possibile