Un nuovo polo di Protezione civile di riferimento per tutte le Terre del Monviso. Sarà realizzato nell’ex caserma “Filippi” di via Fiume. L’Amministrazione civica del sindaco Mauro Calderoni ha appena ricevuto dal Dipartimento di Protezione civile un finanziamento per i lavori da oltre 1 milione di euro.
«L’obiettivo di questo cantiere – dicono dall’Ufficio tecnico del municipio – è realizzare la nuova sede del Coc – Centro operativo comunale e del Com – Centro operativo misto di Protezione civile nell’ex Filippi, dove oggi c’è già il magazzino comunale che verrà anch’esso riqualificato. Nel perimetro dell’ex deposito militare andremo a realizzare un altro edificio del tutto simile a quelli che già ci sono, con una superficie di oltre 1500 mq. Ora la Protezione civile ha sede nel palazzo municipale di via Macallè, ma le norme in materia, aggiornate negli anni, spiegano che deve essere in uno stabile a rischio sismico zero. Nel municipio si può aumentare parecchio la sicurezza statica, ma mai raggiungere quegli standard. Così, si è valutato di spostare il quartier generale operativo nell’ex Filippi e ricaveremo spazi anche per le associazioni di volontariato di Protezione civile convenzionate con il Comune come il Soccorso radio Saluzzo e l’Ana – Protezione civile, o come l’Associazione nazionale carabinieri e l’Aib Valle Bronda con i quali ci stiamo confrontando sui dettagli».
La bozza progettuale è stata redatta dall’ingegner Daniela Galfrè ed è stata l’unica finanziata in Piemonte, prima nella graduatoria dei dossier presentati. Il bando prevede ora 4 mesi per completare la progettazione esecutiva, che è già in corso, un anno per l’avvio dei lavori e tre per concluderli. La localizzazione del “Coc” e del “Com” di Protezione civile nell’ex Filippi è parte di una riqualificazione complessiva dell’intero comparto un tempo dell’Esercito: all’interno anche il nuovo distaccamento della Polizia stradale ed edifici residenziali e a servizi, anche con nuovi accessi e nuova viabilità.
«Un comparto di espansione della città considerato periferico – dice il sindaco Mauro Calderoni – sta per essere completamente trasformato e diventerà uno dei poli di servizi della Saluzzo del futuro. Nel giro di pochi anni spariranno le recinzioni, sorgeranno nuovi edifici e verranno realizzate anche nuove strade di collegamento. Una rivoluzione anche dal punto di vista della vivibilità ed estetico che coinvolgerà uno dei quartieri più popolosi e importanti della città».
c.s.