Pulsanti o rubinetti alle fontanelle e niente irrigazione del verde pubblico. Oltre all’ordinanza firmata dal sindaco Mauro Calderoni la scorsa settimana che vieta alla cittadinanza di usare l’acqua dell’acquedotto per scopi diversi da quello alimentare e di igiene personale, anche il Comune di Saluzzo “fa la sua parte” per evitare utilizzi non necessari.
Gran parte delle 57 fontane in giro per l’abitato, nelle ultime settimane, sono già state
dotate di rubinetto a pulsante o a sfera in modo che il getto sia a richiesta e non continuo.
«In condizioni di normalità – spiegano i tecnici del municipio – le fontanelle pubbliche a
getto continuo e ben regolato svolgono un importante funzione di stabilizzazione della
pressione in rete e erogano l’acqua buona alla temperatura ideale. La situazione specifica
della rete di Saluzzo è tutt’oggi sotto controllo e la richiesta alla cittadinanza di non
sprecare acqua è quindi un atto di solidarietà e rispetto per i cittadini di altre zone che
invece già patiscono le conseguenze della siccità».
L’amministrazione civica ha anche ordinato, sempre in un’ottica di risparmio, lo
spegnimento dei sistemi di irrigazione in parchi, giardini e nelle rotonde. Solo per questa limitazione, si stima un risparmio di 10 mila metri cubi d’acqua, pari a 10 milioni di litri. A mo’ di esempio, una piscina olimpionica contiene 2,5 milioni di litri. Sono state disattivate anche le fontane ornamentali di piazza Vineis, piazza Garibaldi e
piazza Castello (la Drancia).
«E’ il nostro modo di fare politica – dice il sindaco Mauro Calderoni -: facciamo le cose
insieme, ognuno secondo le sue possibilità, per il bene della comunità. Anche in questo
caso, abbiamo chiesto a tutti delle piccole rinunce per non sprecare acqua e pure il
Comune ha adottato tutte le buone pratiche possibili per ridurre i consumi. Chiediamo
quindi ai saluzzesi di pazientare se le aiuole non saranno verdi e rigogliose e se dalle
fontane l’acqua avrà meno pressione e una temperatura a volte meno gradevole, ma
questo porterà a preservare le riserve idriche e ad evitare di aggravare ancor di più la
situazione in questo periodo di siccità».
c.s.