Fossanese di nascita e albese d’adozione, Silvia Dogliani «Sin da giovane (come si legge su silviadogliani.it), sente la vocazione per la pittura, che ama, che affronta e con cui si confronta tutta la vita. Ed è anche il suo testamento spirituale, tutto quello che ci ha lasciato: la sua voglia di donare al mondo, attraverso l’arte e il cuore, che la vita è bella, che esistono forme e colori sempre diversi. Ognuno ha i suoi, basta individuarli e capirli. E lei lo ha fatto, affrontando molti stili, inventandone dei nuovi e portando sulla tela tutta sé stessa. All’inizio utilizza l’olio su sabbia, con forme e sagome ben diverse rispetto all’olio su tela. Con un effetto luci-ombre ben distante dalle ultime opere. E poi arriva alla tecnica ad olio, ha sperimentato il decoupage, la sintesi olio-affresco, tempera e acquerello, carboncino e pastello, ha dipinto su tela e su carta pergamena, sui foulard e ha pure sperimentato l’arte sulle carte da gioco».