“Abbiamo vissuto il 2017 come l’anno della ricostruzione e del rilancio della nuova edizione della Fondazione Artea, percorrendo tappe e raggiungendo traguardi importanti sia nella definizione dell’assetto istituzionale e delle strategie, sia sul piano dell’operatività. Basti pensare al lavoro di concezione del nuovo statuto, alla creazione di solidi rapporti con le amministrazioni locali e alla composizione di una squadra che ha iniziato da subito a lavorare con competenza e passione alla promozione e alla valorizzazione dei beni storico-artistici del nostro territorio. Stiamo ora definendo la programmazione 2018, che proseguirà con attività sull’area di competenza della Fondazione e che verrà presentata nei primi mesi del prossimo anno”.
Con queste parole Michela Giuggia, presidente di Fondazione Artea, commenta i principali risultati raggiunti al termine di un anno aperto ufficialmente il 18 febbraio scorso al Filatoio di Caraglio, con la conferenza di presentazione del “nuovo corso” della Fondazione.
Tappa importante per il raggiungimento della piena operatività della Fondazione è stata la nomina del nuovo direttore: al termine di una selezione a cui hanno partecipato ben 130 candidati, la scelta del Consiglio di amministrazione è ricaduta su Alessandro Isaia che ha assunto l’incarico a giugno e coordina uno staff composto da figure esperte in progetti territoriali di valorizzazione e animazione culturale. “La fase di start-up è iniziata e sono lieto che in pochi mesi Artea sia riuscita a conquistare la fiducia delle amministrazioni partner e degli operatori del settore – dichiara Alessandro Isaia –. Ho trovato un ambiente dinamico, di grande fermento e aperto alla collaborazione che ci consentirà in breve tempo di raggiungere importanti risultati”.
Da febbraio a dicembre sono state molte le iniziative promosse o organizzate dalla Fondazione in diversi luoghi della provincia, puntando sempre sullo sviluppo di sinergie tra le diverse realtà del mondo culturale e produttivo. Basti pensare ad uno dei primi progetti lanciati, il bando “Progetta con noi!” al cui termine alcuni soggetti hanno cominciato a operare in collaborazione con Artea e altri verranno coinvolti nel prossimo futuro. Nei mesi estivi, poi, l’attività è stata rivolta principalmente alla valorizzazione dei “beni faro”: in collaborazione con il Comune di Vinadio e l’Unione Montana Valle Stura, Artea ha aperto al pubblico il Forte di Vinadio e i percorsi multimediali “Montagna in movimento” e “Messaggeri alati”, partecipando poi con le associazioni del territorio alle iniziative del programma estivo per bambini e famiglie “FortEstate” e organizzando nel Forte il Temporary shop e i mercatini di Natale, eventi di promozione della creatività artigiana e dei prodotti tipici. Da giugno a ottobre i visitatori del Forte sono stati oltre 3.000, facendo registrare un aumento di circa il 40% rispetto all’anno precedente, e oltre 5.000 le persone che hanno preso parte agli eventi di animazione.
Sul territorio di Busca la Fondazione Artea ha collaborato con l’Associazione Castello del Roccolo per l’organizzazione di visite guidate teatralizzate in costume, che hanno registrato un grande successo e apprezzamento da parte del pubblico. Alle visite organizzate nei week-end tra metà settembre e metà ottobre hanno partecipato quasi 1.000 persone e i visitatori del Roccolo dalla sua apertura, il 7 maggio alla chiusura avvenuta il 22 ottobre, sono stati oltre 5.000 ovvero circa il 90% in più rispetto al 2016.
Nell’autunno, la Fondazione ha co-prodotto due importanti eventi espositivi, tuttora visitabili: il primo, in collaborazione con la Fondazione Filatoio Rosso, è la mostra “Terre di seta” al Filatoio di Caraglio, che dalla sua apertura ad oggi è già stata visitata da oltre 2000 persone, mentre il secondo, organizzato con UR-CA Casa Laboratorio, è “La scelta di Giulio”, alla Castiglia di Saluzzo, che in poche settimane ha registrato oltre 500 visitatori. Da 1° dicembre, poi, ha aperto al pubblico la mostra curata dalla Collezione La Gaia e interamente organizzata e promossa da Fondazione Artea dal titolo “Fontana e Manzoni. Tesori nascosti dalla collezione La Gaia”. In partnership con il Comune di Fossano, ne è nata un’esposizione preziosa che a poche settimane dall’apertura è già stata visitata da oltre mille persone. L’apertura al pubblico prosegue fino al 29 aprile prossimo.
Anche sulla città di Cuneo, la Fondazione ha intrapreso un percorso di collaborazione con le istituzioni pubbliche e culturali cittadine che, oltre alla realizzazione del dossier di candidatura di Cuneo a Capitale della Cultura 2020 per il quale il direttore Alessandro Isaia ha svolto il ruolo di project manager, ha portato anche al coordinamento del progetto “Urban Center: un edificio per la cultura diffusa delle città, del territorio e del paesaggio della Provincia di Cuneo” con il quale il Comune di Cuneo in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Cuneo e l’Urban Center Metropolitano di Torino ha partecipato al Bando “Interventi Faro” per trasformare l’ex frigorifero militare del capoluogo in un centro di interpretazione e comunicazione delle trasformazioni di Cuneo e della sua provincia: un luogo dove conoscere la città e il suo territorio, e confrontarsi su piani, progetti, opportunità di sviluppo.
“Stiamo operando cercando di seguire il principio con cui siamo nati: una fondazione del e per il territorio – aggiunge la Presidente Michela Giuggia –. Sia attraverso la co-progettazione e la realizzazione di eventi culturali, spesso in partnership con operatori del territorio, sia come strumento al servizio delle amministrazioni locali per il supporto a vari progetti”.
“Questi primi mesi sono stati un importante rodaggio, ciò che serviva per mettere a punto la strategia, i processi e il metodo di lavoro – conclude il direttore Isaia –. Ora, insieme alle amministrazioni locali partner di Artea, ci stiamo concentrando sulla definizione della programmazione 2018, per la quale abbiamo già una bozza che sarà resa operativa e presentata al pubblico nel corso delle prossime settimane”.
Soddisfazione anche nelle parole dell’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi che dichiara: “Fin dall’inizio del mio mandato ho creduto che il territorio cuneese avesse grandi potenzialità che aspettavano soltanto di essere valorizzate e che servisse un soggetto che, con metodi moderni ed efficaci, fosse in grado di sviluppare progettualità nuove e promuovere e coordinare quelle esistenti. La Fondazione Artea sta dimostrando in breve tempo che l’intuizione era corretta”.