I vini delle cantine Biondi-Santi, Feudi di San Gregorio e Gaja e le loro barbatelle sono state affidate all’Agenzia Spaziale Italiana per la realizzazione di un esperimento scientifico avanzato che avrà come destinazione il primo avamposto umano in orbita nello spazio, la Stazione Spaziale Internazionale. La consegna avvenuta a Roma, in occasione del 15° Forum Internazionale della Cultura del Vino, organizzato dalla Fondazione Italiana Sommelier è unica nel suo genere, e mette il vino, la sua cultura e la sua storia al centro di un progetto avveniristico, fortemente voluto dal fondatore della Fondazione Italiana Sommelier Franco Maria Ricci.
Angelo Gaja ha consegnato due bottiglie: Barolo Sperss 1988 e 2017 e una barbatella di Nebbiolo che serviranno per esperimenti scientifici in microgravità e per lo studio delle potenzialità della coltivazione delle piante nello spazio. E sulla sperimentazione Gaja ha sottolineato: «Il progetto Vino nello Spazio è un messaggio di civiltà. Già i romani, quando si espandevano in nuovi territori, diffondevano la coltivazione della vite per produrre vino quale ambasciatore di pace, gioia e fraternità. Non sappiamo quando sarà possibile raggiungere nuovi pianeti ospitali, ma dalla vite e dal vino, la bevanda mediterranea più ricca di storia e di cultura, ne deriva un messaggio d’augurio».