La nuova Giunta comunale di Cuneo è stata varata giovedì scorso, dopo alcuni gioni di attesa. Vediamo subito la composizione e gli incarichi.
Luca Serale è il vicesindaco: per lui Comparti produttivi, Terzo settore, Comunicazione, Lavori pubblici, Strade, Trasporti, Funebri; Valter Fantino: Bilancio, Tributi, Economato, Legale e contratti, Sport; Alessandro Spedale: Urbanistica, Piano strategico, Valorizzazione del patrimonio; Cristina Clerico: Cultura, Università, Pari opportunità, Politiche giovanili, Polizia locale, Personale; Paola Olivero: Socioeducativo, Servizi scolastici, Servizi per l’infanzia, Volontariato, Terza età, Tutela animale; Gianfranco Demichelis: Ambiente, Parco fluviale, Protezione civile, Verde pubblico; Andrea Girard: Innovazione, Sed, Sportello del cittadino e Semplificazione; Sara Tomatis: Manifestazioni, Turismo, Metro montagna; Luca Pellegrino: Mobilità, Città accessibile, Piste ciclabili, Presidio del territorio, Quartieri e frazioni.
La sindaca Patrizia Manassero ha invece tenuto le deleghe a Salute, Sanità, Ospedale; Coordinamento Pnrr e Fondi europei; Piano periferie e Agenda urbana; Sicurezza; Cooperazione internazionale e pace; Legalità; Relazioni istituzionali; Politiche di area vasta; Società partecipate.
I gruppi di maggioranza hanno inoltre presentato la candidatura per la carica di Presidente del Consiglio comunale di Marco Vernetti, al quale è assegnata la delega all’Acqua Pubblica.
Nel frattempo, però, si è aperto un caso. Antonino Pittari, 68 anni, medico condotto ed ex presidente del Consiglio comunale per mezza legislatura durante il con secondo mandato di Federico Borgna, ha dato le dimissioni dal gruppo Pd, del quale ha fatto parte per due mandati. Pittari alle Comunali del giugno scorso aveva ottenuto 334 voti, risultando il più votato nella lista (più votata) del Pd. Ma il suo nome non è stato inserito della Giunta. «Quando i fatti non sono conseguenti alle promesse in trasparenza – ha detto -, é la fiducia che irrimediabilmente viene meno». La sindaca Manassero ha commentato: «Posso dire che umanamente mi dispiace, ma non è stata infranta alcuna promessa. La scelta della Giunta è stata fatta con i gruppi ai quali avevo chiesto dei nomi. Tutti me li hanno fatti, Pd compreso, io non ho partecipato alle loro riunioni. Ho chiesto rose ampie rispetto i posti disponibili e le scelte sono state inevitabili ma necessarie. In ogni gruppo c’è stato qualche malcontento. ma succede sempre. Tutto, però, è avvenuto nella massima trasparenza». Polemiche superate?