Siccità, Coldiretti Cuneo: alpeggi a corto di acqua e foraggio, fino a -20% di latte

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È emergenza siccità negli alpeggi, con prati secchi che costringono mandrie e greggi a spostarsi continuamente per sfamarsi, caldo anomalo, fonti d’acqua in affanno e animali che rischiano di non avere da bere. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Cuneo sulla situazione in montagna, in riferimento all’ultima ondata di caldo che soffoca l’intero territorio in un 2022 che, nel primo semestre, si classifica in Italia come l’anno più caldo di sempre.

Sulle montagne della Granda, dove l’attività di alpeggio coinvolge 200.000 bovini e ovicaprini, 1.300 famiglie cuneesi e 2.600 addetti, scarseggia il foraggio per nutrire gli animali e le sorgenti stanno prosciugando a causa della mancanza di piogge e delle temperature elevate anche in alta quota, con la conseguenza – spiega Coldiretti Cuneo – che la produzione di latte si sta riducendo del 10-20%.

“Nei pascoli dove c’è ancora disponibilità di erba gli allevatori portano vasche di abbeveraggio e tubazioni per l’acqua ma si fa sempre più concreto il rischio di dover anticipare la chiusura della stagione di alpeggio. Un ritorno a valle forzato e anticipato di diverse settimane metterebbe in grave difficoltà economica le aziende zootecniche, che sarebbero costrette ad acquistare foraggio a prezzi esagerati a causa delle speculazioni in atto sui mercati internazionali” rimarca il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada.

“Oltre che in pianura gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire sempre di più anche in montagna. La mancanza di acqua sta mettendo in crisi un sistema fondamentale per l’agricoltura Made in Cuneo e un patrimonio unico di attività e produzioni tipiche di montagna, essenziali per presidiare le terre alte, salvaguardare la biodiversità e tutelare il territorio dal dissesto idrogeologico” evidenzia il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.