La Giunta Comunale racconigese, riunitasi nella mattinata di giovedì 11 agosto, ha deliberato l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e il dossier di candidatura ai fondi in ambito PNRR per un intervento di rimozione delle barriere fisiche e cognitive del “Museo-giardino Civiltà della Seta Mario Monasterolo” del Comune di Racconigi.
La Giunta ha dunque approvato e fatto inoltrare al Ministero della Cultura la documentazione tecnico progettuale necessaria alla presentazione della candidatura, preparata, su incarico comunale, dall’arch. Simona Paniati. Un progetto costruito e condiviso tra i diversi assessorati dell’ente e che rappresenta un quadro di riferimento strategico relativo al Museo “Civiltà della seta”, allestito nell’ex Convento delle Clarisse nel centro storico di Racconigi.
Il Museo è un importante centro culturale della Città a carattere storico-divulgativo, ideato e realizzato da un gruppo di appassionati che nel 2004 riscopre l’allevamento del baco da seta, attività che, in passato, aveva reso celebre Racconigi.
«Il Museo “Civiltà della seta” – commenta il vice Sindaco Alessandro Tribaudino – raccoglie la storia di una città, di un territorio, di un regno (quello sabaudo) e di una nazione. Oggi risulta sì accessibile ai disabili poiché si colloca al piano terra dell’antico Convento delle Clarisse, ma presenta tuttavia notevoli restrizioni per l’accesso da parte di disabili sensoriali e cognitivi poiché non ancora attrezzato per questo tipologia di utenti. L’urgenza è dunque quella di ampliare gli spazi espositivi inclusivi per garantire una fruizione più agevole del museo mediante la migliore distribuzione della collezione esposta e la realizzazione di aree ad elevata percezione sensoriale.
Inoltre l’accesso esterno al museo risulta difficoltoso anche per i disabili motori poichè non è presente un percorso adeguatamente pavimentato e all’interno dei locali, visti gli spazi ristetti, non sono presenti servizi igienici adeguati a soggetti disabili».
L’ammontare del finanziamento – eventualmente erogato – sarà pari ad Euro 2.500.000,00 e consentirà così il recupero di un importantissimo bene del Comune.
c.s.