Merenda Sinoira: il nuovo gioco da tavola della Granda… tutto da gustare

0
325

Dalla fervida creatività di tre amici di Manta, Sampeyre e Borgo San Dalmazzo, dopo i successi di Grandaland, Carte da Gieu e Ciadel, arriva il quarto gioco da tavola (questa volta fuori e dentro la metafora) “in salsa cuneese”: “Merenda Sinoira”.

Un’iniziativa che è un successo annunciato, dato che quasi metà dei giochi stampati sono già stati venduti agli appassionati attraverso i pre-ordini diretti e dal circuito di negozi convenzionati.
Enrico Dovetta, Luca Giraudo e Ivan Grondona, dopo aver consegnato le prime scatole (i punti vendita che distribuiscono il gioco si possono trovare sui profili social di Grandaland), stanno organizzando un tour nelle fiere autunnali della provincia Granda per presentare l’ultimo arrivato della “famiglia”.

Intanto il team organizza sessioni di gioco tutti i giovedì sera al Bar Monviso di Pontechianale, il 4 settembre sarà presente alla Tombolata organizzata dell’Acli di Mussotto d’Alba e il 2 ottobre alla Fiera della Villa di Verzuolo.

Spiegano gli ideatori: «Merenda Sinoira è un gioco completamente nuovo e diverso dagli altri finora realizzati. Al suo interno diventano fondamentali per la vittoria gli ingredienti da cucina, premiando chi riesce prima di tutti a combinarli per realizzare le ricette tipiche del territorio: dalla bagna caoda alla lingua al vert, passando per il vitel tonnè e tanti altri».
Carta dopo carta (6 in mano per ciascun giocatore o 5 nella versione avanzata), l’obiettivo è conquistare il maggior numero di ricette e diventare il vero “Masterchef” della Granda.

In un’alternanza veloce e ritmata (di norma la durata delle “mano” è di circa mezzora) si devono combinare ingredienti e bevande per realizzare le ricette, facendo però attenzione agli imprevisti che scombinano i piani (o forse meglio dire i piatti): Gianin e Vernantin rappresentano infatti due carte bonus e malus, con effetti positivi e negativi a seconda di come e quando vengono utilizzate. Spiegano gli ideatori: «Il Gianin ti fa “saltare”, proprio come un vermetto e puoi così spostare le carte ingredienti presenti sul tavolo e prendere quelle che ti servono. Il Vernantin, altra tipicità artigianale cuneese, invece è quella carta a doppio taglio, che scombina i piani a tutti i giocatori: si può usare ogni volta che qualcuno realizza una ricetta, dalle sue carte pescandone una a caso, e consegnandogli proprio il Vernantin, che comporta, al termine del gioco, la penalità più elevata per chi lo ha nel mazzo».

I disegni del gioco sono stati realizzati Alfredo “Fedo” Dellavalle, già illustratore di Ciadel. Il prezzo di vendita nei principali negozi di giocattoli della provincia è 15 euro. A collaborare con i tre ideatori e la cooperativa Demoelà di Genova che produce i giochi anche la condotta Slowfood del Monregalese. Concludono Dovetta, Giraudo e Grondona: «Questa nuova collaborazione rappresenta il coronamento migliore di questa unione di intenti: la valorizzazione del nostro territorio, in questo caso specifico a partire dal cibo e dalla tipicità».

c.s.