IL FATTO
Un conduttore radiofonico e televisivo tra i più brillanti, colpito dal male. Non fa trapelare notizia, ma Torna sui social dopo il percorso di cure Con un messaggio speciale
Un volto sorridente, visto alla tv. Una voce rassicurante, ascoltata alla radio. Daniele Bossari, deejay e conduttore radiotelevisivo tra i più noti, esce improvvisamente allo scoperto. È il primo lunedì di settembre e lui, sui social, scrive questo: «Il primo lunedì di settembre è il giorno in cui molti ricominciano la propria attività. Ma per me, il ritorno alla semplice routine quotidiana, assume oggi un significato di rinascita». Racconta di aver dovuto affrontare il peso inaspettato di un tumore che gli è stato diagnosticato alla gola. E spiega anche il percorso che ha dovuto seguire.
«Mentre i medici curavano il mio corpo, cercavo di curare la mia anima mettendo in pratica quegli insegnamenti dettati da tutti i libri letti, i testi spirituali, le meditazioni», ha aggiunto. Non un dettaglio da poco. Perché Bossari da tempo ha dedicato le sue attenzioni a una cultura umanistica che lo ha portato anche alla meditazione, allo studio dei minerali come elementi connessi alla vita dell’uomo, portatori di energie. E questa sua particolare predilezione lo ha sicuramente aiutato a trovare un senso nella vicenda che lo ha travolto. Gli ha permesso, di fatto, di trasformare in un insegnamento qualcosa che solitamente è considerato un evento negativo, drammatico.
«Questa malattia ha rappresentato per me una potentissima forma iniziatica – ha infatti sottolineato Bossari -, obbligandomi a disintegrare il mio ego, sgretolando ogni certezza, permettendomi di revisionare la scala dei valori: quali sono le vere priorità? La prima è l’amore».
Sono questioni che, magari, viste da lontano fatichiamo a comprendere appieno. Ma quando le attraversiamo, ne usciamo trasformati. In un modo o nell’altro. Prosegue infatti Bossari, identificando appunto i valori autentici: «L’amore che ho ricevuto dalla mia famiglia e dalle persone a me care. L’aiuto, la presenza, il sacrificio di chi mi è stato accanto. E poi l’amore per la vita in sé. Di fronte alla paura della morte ogni cosa diventa più vivida».
È un messaggio lucido, reso più forte dalla conoscenza del male, è qualcosa di profondamente autentico. Un messaggio che può arrivare a destinazione, cioè può essere raccolto da chi suo malgrado sta vivendo o ha vissuto una situazione analoga. Ma a dire il vero è rivolto a tutti, mette l’accento su un aspetto fondamentale, che però la routine di tutti i giorni ci porta a sottovalutare. Ma cosa conta sempre e soltanto nella vita? L’amore, come dice Bossari. E se tutti conoscessero l’essenza di questo apparente segreto, sarebbe davvero un mondo migliore.
Nella frase di chiusura del suo pensiero, Bossari ci fa capire che ogni giornata della vita racchiude qualcosa di meraviglioso, anche le giornate in apparenza peggiori: «A volte, bisogna attraversare il dolore per comprendere la felicità. Ora lo so bene».