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Alla fine, non ce l’ha fatta. A soli 54 anni se n’è andato Giorgio Rotolo, volto molto noto nel mondo del calcio regionale piemontese, e non solo.
L’ultimo lascito, recentissimo, è stata la vittoria dell’Eccellenza con lo Stresa, squadra sulla cui panchina aveva iniziato anche questa stagione, prima di lasciare per continuare la sua lotta contro il tumore.
Ma, oltre a più di 300 partite da allenatore, Rotolo fu anche e soprattutto un ottimo difensore. Nato nel 1968, dopo essere cresciuto nel Novara ed aver esordito in Serie D ad Oleggio nel 1987/88, visse i suoi primi “veri” anni tra i grandi a Savigliano, con l’allora gloriosa maglia della Saviglianese, di cui fu perno della retroguardia per due stagioni.
Quindi, tantissimi anni in altre piazze nobili, tra le quali soprattutto Casale, con cui vinse anche una Coppa Italia di Serie D, per un totale di oltre 500 presenze nel massimo campionato dilettantistico.
Aveva raccontato il suo male anche a Coverciano, facendosi conoscere per la forza con cui aveva combattuto contro quel nemico che lo aveva afflitto, ma non frenato nella sua passione calcistica.
