Gli effetti degli investimenti sono difficili da misurare. E le cifre in ballo molto elevate
Giovedì 3 luglio 2014 – 17.45
Secondo quanto riportava martedì 1 luglio ilsole24ore.com, la Corte dei Conti Ue avrebbe messo seriamente in dubbio i fondi comunitari destinati a sostenere la promozione del vino europeo.
“Benché le esportazioni europee di vino nei Paesi Terzi – si legge nella nota della Corte – abbiano in questi anni registrato un incremento significativo in termini assoluti, l’audit effettuato ha rivelato che i vini Ue hanno però perso quote di mercato nei principali Paesi Terzi destinatari delle azioni di promozione. Mentre parallelamente è aumentato l’export anche dei vini che non hanno beneficiato di tali sostegni”. L’altra critica mossa è che “tali azioni sono state spesso utilizzate per consolidare i mercati anziché di conquistarne di nuovi”. Ad esempio, alla fine del primo biennio, la stessa Corte dei Conti rilevò come il 66% delle azioni si era concentrato esclusivamente negli Usa.
Ma quali cifre ci sono in ballo? Per la promozione dei consumi del vino dal 2009 (anno in cui è stata introdotta la misura) al 2013 sono stati stanziati (e spesi) 522 milioni di fondi Ue. Le previsioni per il periodo 2014-2018 parlano di “un budget di 1,16 milioni di euro”, stanziamenti futuri che “rischiano di essere troppo elevati pregiudicando l’applicazione dei principi della sana gestione finanziaria”. L’Italia riceve 102 milioni di euro l’anno (fino al 2018) di soli finanziamenti comunitari. Conclude Giorgio Dell’Orefice, autore dell’articolo: “Investimenti i cui effetti sono difficili da misurare”.
Redazione