Cuneo: il restaurato Archivio di Stato riapre al pubblico

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Con la conclusione degli interventi di restauro, l’Archivio di Stato di Cuneo riapre dopo due anni le porte al pubblico. «A partire dall’ottobre 2018 importanti lavori di restauro architettonico hanno interessato l’edificio dell’ex caserma Cantore, determinando la necessità di chiudere totalmente l’Archivio al pubblico. La riapertura dei soli uffici è stata possibile a gennaio 2020. Si è trattato di una grande sfida raccolta con slancio fin dal primo istante del mio incarico, con il desiderio e l’obiettivo di poter restituire alla Città di Cuneo il suo Archivio di Stato».

Con queste parole la dott.ssa Annamaria AIMONE – Direttore dell’Archivio di Stato di Cuneo rivolge l’invito all’inaugurazione dell’Archivio di Stato di Cuneo in programma sabato 8 ottobre a partire dalle ore 11.00 con i saluti Istituzionali cui seguirà la presentazione di una pubblicazione dedicata e di due mostre: “Documenti d’archivio” a cura dell’Archivio di Stato di Cuneo e “La Donna e l’Afghanistan” a cura della Casa Museo Alfredo Pizzo Greco.

In occasione dell’inaugurazione è prevista l’apertura dell’Archivio di Stato sabato 8 ottobre (orario 11-16) e domenica 9 ottobre (orario 11-15). Le mostre daranno visitabili fino al 21 ottobre a ingresso gratuito dal LUNEDÍ al VENERDÍ (orario: 9-15).

La presentazione sarà accompagnata dall’animazione teatrale della Compagnia Teatro e Società che nel corso del 2022 ha realizzato, con il contributo della Cassa di Risparmio di Cuneo, il progetto Contagi Storici. Il progetto si è concluso a fine maggio con lo spettacolo itinerante “La lettera rubata” lungo le vie del centro cittadino, dedicato alla storia della città, con il coinvolgimento dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Cuneo Corso Soleri.

L’inaugurazione si concluderà con il buffet a cura dell’Istituto di Istruzione Statale Alberghiero “Virginio-Donadio” di Cuneo.

LE MOSTRE visitabili fino al 21 ottobre 2022

Documenti d’archivio

Dedicata a documenti selezionati tra i fondi più importanti custoditi dall’Archivio, espone alcuni documenti tratti dal Fondo dell’Ospedale Santa Croce: sette disegni del complesso di Santa Croce (chiesa e ospedale) di autori diversi tra cui l’architetto Bernardo Vittone, due pergamene tra cui una bolla papale. Completano l’esposizione anche due registri delle liste di leva, che non appartengono al Fondo Santa Croce e sono di epoca successiva, ma sono stati scelti perché contengono descrizioni e notizie, talvolta minuziose e suggestive, di persone vissute sul territorio e sono documenti consultati di frequente da coloro che cercano di ricostruire la storia della propria famiglia d’origine.

La Donna e l’Afghanistan

La mostra d’arte contemporanea propone al pubblico una solidale riflessione al dolore delle donne Afghane, attraverso i lavori di 163 donne artiste tra performer, scultrici, pittrici, poetesse, fotografe, giornaliste, storiche dell’arte di ogni età, provenienza e formazione, chiamate ad empatizzare con la tematica del “dolore”, incorporandosi nell’aspetto spirituale e materiale alle donne afghane che vivono la quotidianità nell’impotenza e nel diniego perpetuo.

c.s.