Nei proverbi popolari il nodo simboleggia un impegno, un modo per ricordare qualcosa. Proprio un nodo blu è l’emblema della giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, celebrata il 7 febbraio.
Il simbolo rappresenta un impegno da parte di tutte le scuole d’Italia schierate contro questi fenomeni, sempre più dilaganti in una società iperconnessa, ai danni di adolescenti fragili.
Le istituzioni, insieme alle famiglie e agli educatori, hanno il dovere di informare i ragazzi, di non dimenticare le vittime e soprattutto di indirizzare i giovani ad una corretta navigazione nel mondo digitale.
Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta consiliare del 30 gennaio scorso, una proposta di legge per contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sottolineando soprattutto l’importanza della cultura della legalità, del rispetto della dignità della persona, della valorizzazione della diversità e del contrasto a ogni forma di discriminazione anche attraverso un utilizzo consapevole delle tecnologie informatiche e del web, in particolar modo in ambiente scolastico.
Con un ordine del giorno, che ha accompagnato la proposta, il Piemonte, prima fra tutte le regioni d’Italia, ha chiesto poi l’istituzione del cosiddetto “patentino” contro il cyberbullismo, una certificazione che attesta l’utilizzo responsabile dello smartphone ed estende, così, a tutto il territorio piemontese quanto già avviene nella provincia di Verbania.
La Regione si impegna inoltre a promuovere, anche in collaborazione con altri enti, progetti volti a coordinare iniziative formative sull’uso consapevole del web e dei social network.
Il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), da sempre sensibile a queste tematiche, esercita funzioni di osservatorio sul cyberbullismo e concorre alle azioni di prevenzione e contrasto promosse dalla Regione. Acquisisce, inoltre, informazioni, elabora studi, analisi e ricerche territoriali sul fenomeno e segnala alle Autorità competenti gli episodi di cui viene a conoscenza, trasmettendo eventuali denunce ricevute.
La legge approvata dal Consiglio costituisce un’importante novità in materia di tutela dei minori, intervenendo su un’emergenza sociale che colpisce soprattutto i giovani.
Adottando una linea di prevenzione specifica, la Regione istituisce, inoltre, centri specializzati nella cura dei disturbi derivanti da bullismo e cyberbullismo, che si avvalgono di équipe multidisciplinari.
Una proposta condivisa, dunque, che da un lato si affianca alla legge nazionale per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo e dall’altro si rivolge anche al bullismo classico con interventi mirati sotto il profilo educativo, un ulteriore passo avanti per sconfiggere un fenomeno che deve essere affrontato in modo concreto ed efficace.