Il sindaco Bogetti: “Il costante incremento della popolazione sul nostro territorio testimonia come sia apprezzata la qualità della vita nella nostra città”
Sabato 5 luglio 2014 – 11.00
Continua ad aumentare la popolazione cheraschese. In sei mesi è passata da 8.951 (cifra del 31 dicembre 2013) ai 9.000 abitanti. Da gennaio a giugno 2014 sono arrivati a 4.439 i maschi e 4.561 le femmine residenti nella “Città delle Paci”.
Sempre nell’arco degli ultimi sei mesi, sono stati 43 i nuovi nati (22 maschi e 21 femmine) contro 37 persone decedute (23 maschi e 14 femmine).
Gli immigrati sono stati 184 (90 maschi e 94 femmine) mentre gli emigrati 149 (83 maschi e 66 femmine).
È aumentata anche la popolazione straniera rispetto al 31 dicembre 2013: si è infatti passati dalle 828 persone alle 848 attuali, di cui 399 maschi e 449 femmine.
Le comunità straniere presenti a Cherasco sono: albanese, brasiliana, bulgara, ceca, cinese, colombiana, coreana, cubana, dominicana, egiziana, filippina, finlandese, francese, indiana, inglese, libanese, lituana, macedone, marocchina, moldava, nigeriana, olandese, paraguayana, polacca, rumena, russa, senegalese, serba, spagnola, sudafricana, svizzera, tailandese, tedesca, tunisina, ucraina e ungherese.
“Il costante incremento della popolazione sul nostro territorio – dice il sindaco Claudio Bogetti – testimonia come sia apprezzata la qualità della vita nella nostra città. Questo aspetto comprende non solo elementi di tipo paesaggisto, ma anche i servizi offerti che vanno dalla qualità delle scuole all’attenzione al socioassistenziale, ai servizi sanitari, commerciali, al mondo del lavoro, dei trasporti e alle proposte ed iniziative per il tempo libero. Come Amministrazione continueremo ad impegnarci nel mantenere tutti i servizi alla popolazione, seppur in un momento così difficile come quello attuale per i bilanci dei Comuni. Continueremo anche con le proposte in campo culturale e del tempo libero, così come l’attenzione per le tante associazioni di volontariato che riescono ad intervenire laddove il pubblico non sempre ne ha la possibilità“.
cs