Sabato 29 ottobre torna a esibirsi il Coro degli Afasici “Enrico Catelli” di A.L.I.Ce. Cuneo Odv, associazione di volontariato per la lotta all’ictus cerebrale.
Lo farà nell’auditorium della Fondazione Ferrero di Alba (Strada di Mezzo 44) alle ore 18.00 in occasione della Giornata mondiale di lotta all’ictus (l’ingresso è libero e gratuito – l’evento è accessibile anche ai disabili).
Un momento importate in cui verranno presentati i risultati del percorso di riabilitazione della parola portato avanti dai musicoterapisti, Margherita De Palmas e Maurizio Scarpa: “L’afasia lascia senza parole.
È un disturbo della comunicazione che colpisce un terzo delle persone dopo un ictus – dicono i musicoterapisti -, capiamo perciò quanto possa essere invalidante. Una malattia del singolo, che impatta sulla sfera familiare e sulla comunità tutta. Con la musicoterapia si possono ritrovare le parole perdute, in un percorso complesso che fa leva sul ritmo, sul ricordo e sul rimodellamento di aree cerebrali compromesse”.
Il Coro degli Afasici sarà accompagnato sul palco dai musicisti della Fondazione Fossano musica, ovvero Paolo Molineri, Dario Lìttera, Francesco Bertone, Paolo Tarolli, Diego Arese, e presentato dalla giornalista albese Alessia Alloesio.
“È un momento di festa per lanciare un messaggio di speranza concreta e di vita – dice Orsola Bonino, che è Garante dei diritti delle persone con disabilità per il Comune di Alba, nonché volontaria referente della sezione albese di A.L.I.Ce. -. L’ictus è la prima causa di disabilità in Italia e terza di morte, capiamo quindi l’importanza di questa iniziativa proprio in occasione della Giornata mondiale di lotta all’ictus. È importante parlarne, ed è ancora più importante mostrare che, insieme, si possono superare le difficoltà. Vi invitiamo a partecipare numerosi per vedere il prodigio del Coro, per sentire quanto sia preziosa anche solo una sillaba di parola recuperata”.
Il progetto del Coro degli Afasici è un’iniziativa di “terapia ed empatia” per l’ictus, in cui si sperimenta una modalità nuova e partecipativa di ascolto, cura e presa in carico delle problematiche che l’ictus comporta. Oltre alla riabilitazione del singolo, si realizza un percorso virtuoso in cui anche i familiari, i volontari, e le realtà coinvolte trovano risposte generative ai bisogni di una malattia cronica come l’ictus.
Il Coro diventa come una “grande famiglia”, una possibilità tangibile per migliorare la qualità della vita delle persone afasiche e delle loro famiglie. Il momento del concerto rappresenta un’occasione straordinaria di incontro, confronto e dimostrazione dei risultati al territorio e la sua comunità: “Per questo vogliamo ringraziare sentitamente la Fondazione Ferrero – dice il presidente di A.L.I.Ce., Federico Carle – per l’ospitalità, l’opportunità e i servizi offerti. ‘La musica, come la vita, si fa in un solo modo: insieme’, diceva il compianto Ezio Bosso. Ci vediamo in teatro ad Alba, allora, per vivere insieme la magia del coro che ritrova la parola”.
A.L.I.Ce. Cuneo Odv opera su tutto il territorio della Granda. Per contatti e informazioni: Marianna: telefono 333 745 8606 – [email protected] oppure alicecuneo.it.
L’esibizione rientra in un progetto ampio di terapia ed empatia per l’ictus, per questo l’associazione ringrazia: Fondazione CRC, Fondazione CRT, Fondazione CRF, Fondazione CRS, CSV Società solidale ets Cuneo, associazione Alessio, Asl Cn 1, Asl Cn 2, Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri Cuneo, Consorzio socioassistenziale Cuneo e Monviso solidale, Fondazione NoiAltri, Intesa Sanpaolo, Bcc Caraglio, Otto per mille, Regione Piemonte e Comuni di Fossano, Alba, Bra, Borgo San Dalmazzo, Cuneo, Savigliano, Saluzzo, Robilante, Boves e Caraglio.
c.s.