Ad aprire, all’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno, la conferenza stampa dedicata al progetto di riqualificazione degli ex ospedali di Alba e Bra è stato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Ecco le sue parole: «A solo un anno dal nostro insediamento siamo riusciti ad aprire l’ospedale di Verduno, che sembrava un’opera interminabile ma con impegno e determinazione abbiamo concluso. Oggi diamo finalmente una soluzione anche agli edifici di Alba e Bra che ospitavano i vecchi ospedali, riempendoli di servizi sanitari per dare la giusta salute sotto casa alle richieste dei cittadini di Langhe e Roero per le prestazioni quotidiane meno complesse. In questo modo recuperiamo anche i due immobili, garantendo la vita nei centri storici di Alba e Bra».
Dopo l’intervento dell’assessore regionale Luigi Genisio Icardi, il quale, come riportato nelle due pagine precedenti, ha illustrato il piano di intervento, evidenziandone gli aspetti tecnici ed economici, ha preso la parola il direttore generale dell’Asl Cn2, Massimo Veglio. «Dopo l’avvio delle attività presso il nuovo presidio ospedaliero Michele e Pietro Ferrero a Verduno – ha detto Veglio -, questo è un ulteriore importante passo verso la strutturazione dell’assistenza territoriale nella Asl Cn2, reso possibile grazie all’impegno della Regione Piemonte. Quello territoriale è un servizio di fondamentale importanza che, parallelamente a quello ospedaliero, è doveroso sia offerto al cittadino nelle strutture di prossimità».
A seguire, coordinati nell’occasione dal presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Cn2, Mauro Noè, hanno commentato la notizia i primi cittadini del territorio di Langhe e Roero, i quali hanno avuto anche l’opportunità di dialogare con i professionisti che, in queste settimane, si sono occupati di redigere gli studi di fattibilità per la riqualificazione dei due vecchi presidi ospedalieri.
«I servizi che saranno attivati nei nostri ex presidi ospedalieri – ha affermato il sindaco di Alba, Carlo Bo – sono fondamentali per i cittadini, nell’ottica della medicina di territorio e di prossimità che, sempre di più, avrà il compito di seguire gli utenti per tutti quegli aspetti legati alla salute che non richiedono il ricovero. La presenza della nuova struttura, inoltre, avrà anche il vantaggio, dopo la chiusura dell’ospedale, di riqualificare un’area del centro storico e sostenere le attività della zona. Come Amministrazione continueremo a confrontarci con la Regione e l’Asl per essere sempre aggiornati sulle varie fasi progettuali, l’inizio dei lavori e le tempistiche di realizzazione di un’opera fondamentale per la nostra città e il nostro territorio».
«È stato compiuto un altro importante passo avanti nella direzione del recupero e della riqualificazione dell’ex Ospedale Santo Spirito – ha osservato il sindaco di Bra, Gianni Fogliato -. Esprimiamo la nostra soddisfazione, ringraziamo gli enti che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo e confermiamo il nostro impegno, per quanto di competenza, al fine di promuovere il completamento del progetto nei tempi stabiliti e secondo la migliore fruibilità dei servizi, per offrire alla città e al territorio una sanità locale sempre più completa e vicina al cittadino».