Un fortunato incontro lavorativo ha fatto scattare la scintilla tra Massimo Ferrari, titolare dell’azienda agricola Ferrari con sede a Ranzo, in provincia di Imperia, in borgata Parrocchia (tel. 0172-495891; cell. 335-6181123; sito web www.olioferrari.it), ma assai legata alla nostra terra, visto che da diverse generazioni il cuore operativo si trova a Roreto di Cherasco e Alessandro del birrificio Alba.
Dalla comune passione per le novità, abbinata ad un’istintiva curiosità è nata la birra artigianale li’gurja, realizzata con foglie di olivo di varietà taggiasca provenienti dall’azienda agricola di Massimo Ferrari.
Facciamo un passo indietro però per comprendere come si è conclusa quest’annata per l’azienda agricola diretta da Massimo Ferrari con sede a Ranzo, vicino Albenga, considerata una delle più pregiate aree di produzione olivicola italiana.
«Purtroppo le condizioni climatiche di quest’anno caratterizzate da temperature anomale, hanno prodotto una scarsità di olive taggiasche. Caldo afoso, ma soprattutto mancanza di acqua, hanno compromesso la buona fioritura che si era evidenziata nel mese di aprile. Poi a giugno e luglio le olive maturate hanno sofferto e talune sono seccate. Per noi che le utilizziamo per l’estrazione di un olio di qualità, occorrono esclusivamente quelle attaccate alla pianta: tutto ciò è stato un danno, anche in prospettiva per l’anno prossimo. Tenacemente però crediamo e continuiamo ad investire in questo prezioso oro giallo con la volontà di proporre alla nostra fedele clientela, un prodotto che rispecchia a pieno la qualità che pretendiamo e che ci rende veramente differenti. Produciamo e vendiamo infatti, olio Extravergine di oliva 100% Italia: un olio che non viene sottoposto ad alcuna operazione chimica, ma a filtrazioni con filtri a cotone cardato. Questo olio, dal colore limpido e chiaro e dal sapore fruttato, è ottenuto dalla raccolta di olive italiane accuratamente selezionate in prima persona dalla nostra azienda».
Poi a Bra, durante Cheese, signor Ferrari ha fatto amicizia con Alessandro, anche lui presente in qualità di espositore…
«Beh, partecipando a tante iniziative ho l’occasione di esplorare sempre nuove realtà affini oppure opposte alla mia… Chiacchierando con Alessandro, quasi per scherzo gli ho chiesto se non si poteva immaginare una birra utilizzando oltre al luppolo, le foglie di ulivo. La risposta è stata affermativa ed ecco allora che abbiamo pensato di produrre li’gurja, una birra dal sapore fresco, luppolato, ma anche fruttato. È un prodotto che si accosta alla perfezione, in cucina, con ogni portata quotidiana. L’idea mi ha entusiasmato anche perché rappresenta quella sinergia positiva tra aziende di territorio, ma soprattutto certifica quella rispettosa collaborazione tra due filiere produttive che sanno mettere in moto le opportunità di quella economia circolare che pare sempre un concetto astratto».
Dove è possibile acquistare le sue prelibatezze, signor Ferrari?
«Beh, naturalmente nel nostro punto vendita a Roreto di Cherasco, ma anche attraverso una rete diretta di nostri rappresentanti che oggi accontentano e servono clienti privati, bar, ristoranti ed osterie, in Piemonte, Lombardia e Liguria».