Non c’è impresa che sia isolata. Il Cuneo torna in campo tre giorni dopo lo storico successo per 1-0 al Picchi di Livorno con la netta percezione che, forse, i 90’ del Paschiero potrebbero valere ancor più della gara toscana.
Contro la Pro Piacenza ancora una volta pareggiare non potrebbe bastare. La vittoria contro gli amaranto ha dato più speranze ai biancorossi, ma il calendario sembra parlare chiaro: la distanza da Arezzo e Lucchese è di 4 lunghezze, mentre la Pro Piacenza è avanti di due soli punti ma sia i rossoneri che gli emiliani avranno più gare a disposizione dei cuneesi. La Pro addirittura due, giusto per rendere l’idea dell’impresa che attende gli uomini di Viali da qui a maggio.
Eppure, c’è da avere fiducia. Contro il Livorno si è vista la miglior prestazione dell’anno: una squadra aggressiva, volenterosa e pronta ad osare, nonostante di fronte avesse un pacchetto di figurine Panini di prim’ordine, partendo da Mazzoni in porta per arrivare a Vantaggiato là davanti. In più, è parso evidente il ruolo di Viali: un tecnico che non ha dato alla sua rosa sola grinta ma anche un’idea di gioco, dimostrando ottime abilità nelle scelte tattiche. Il modulo di sabato ha imbrigliato Valiani e soci, impedendo loro di costruire gioco, finendo per azzerare il centrocampo a due di Sottil (che non pochi si sono permessi di definire insulso ed assurdo).
Con la Pro Piacenza, però, mancheranno i gol e la fisicità di Dell’Agnello, non roba da poco. Facile farne a meno con uno Schiavi così, ma siamo certi che Viali avrebbe preferito avere la sua punta di diamante a disposizione. Certo è, d’altro canto, che Zamparo sembra ormai essersi inserito al meglio nella categoria: l’uomo di Gardano ha annaspato nella prima fase ma è ora un giocatore duttilissimo, non precisissimo sotto porta ma fondamentale per dare fastidio alle retroguardie avversarie e fare da sponda ai compagni.
Questo il Cuneo, di fronte ad una compagine già ampiamente descritta: ventotto punti, pochi gol all’attivo ma una solidità difensiva impressionante, la quinta migliore dell’intero girone con appena 25 reti al passivo (meno di una a partita).
Serviranno quadratura e tanto fiato. Energie che potrebbero arrivare da qualche minima variazione nell’undici titolare, anche se difficilmente ci saranno stravolgimenti: Stancampiano; in difesa Di Filippo, Conrotto, Boni; Zappella, Rosso, Gerbaudo, Schiavi, Sarzi Puttini; Galuppini (o Bruschi), Zamparo.
CC – Redazione Sportiva Ideawebtv.it
Foto Cuneocalcio.it