Ferrovie: i furti di rame in Piemonte “costano” 1,5 milioni di euro

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Dall’inizio del 2014 hanno causato complessivamente quasi 4 giorni di ritardo

Giovedì 10 luglio 2014 – 9.30

E’ un fenomeno in leggero calo (-17%) nei primi mesi del 2014 rispetto allo scorso anno. Il furto di rame continua comunque ad affliggere il sistema ferroviario italiano e in Piemonte le cose non vanno molto meglio.

Si legge nel documento elaborato da Trenitalia: “La sottrazione di rame non comporta problemi di sicurezza al trasporto ferroviario. La sua asportazione determina l’attivazione istantanea dei sistemi di sicurezza che governano le tecnologie utilizzate per la gestione della circolazione dei treni che, di conseguenza, si fermano immediatamente con l’automatica disposizione a via impedita dei segnali delle stazioni e delle linee interessate. La circolazione risulta pertanto notevolmente perturbata, con conseguenti e considerevoli ritardi”.

In Piemonte, dal 2012, i furti di rame hanno causato danni per 1,5 milioni di euro, un 30% circa dei quali solo per gli interventi di ripristino. Dall’inizio del 2014 sono stati 165 i treni coinvolti, causando 4.600 minuti di ritardo (3 giorni abbondanti). I tentativi di furto hanno coinvolto 32 treni per 1.140 minuti di ritardo (19 ore). Totale: 197 treni e quasi 4 giorni di ritardo.

 

Per contrastare il fenomeno dei furti di rame, è stato firmato ieri a Roma un nuovo protocollo di legalità che prevede l’istituzione di un consorzio per trattare il rame usato: un ulteriore strumento per tracciare “l’oro rosso” nelle varie fasi produttive. Confermato il ruolo fondamentale dell’Osservatorio che dal 2012 ha il compito di elaborare strategie coordinate per la prevenzione e il contrasto dei furti di materiale in rame.

 

Redazione