Nulla da fare per il Pedona, che domenica è uscito sconfitto sul campo del Pinasca, scivolando in piena zona playout nel girone C di Promozione.
Un ko amaro, anche per come maturato. A spiegarlo è Nicolò Nasta, volto nuovo tra i borgarini, ufficializzato nei primi giorni di dicembre: “Siamo stati sfortunati, perché ad inizio gara abbiamo avuto due occasioni non sfruttate e, proprio mentre stavamo attaccando, abbiamo subito il gol del Pinasca. Siamo stati bravi a pareggiare, ma nel secondo tempo il canovaccio è stato lo stesso: quando attaccavamo, il Pinasca ha trovato su calcio d’angolo il 2-1, che ci ha tagliato le gambe. Il 3-1 è stato frutto di questa situazione e, nonostante la reazione nel finale, con la rete del 3-2, non abbiamo raccolto punti. C’è rammarico, anche perché giocavamo su un campo al limite, che ha condizionato il nostro gioco, visto che solitamente amiamo palleggiare”.
La cura, però, è chiara: “Penso che per uscire da questa situazione occorra continuare a lavorare in settimana come stiamo facendo, sperando di trovare dei campi che ci facciano esprimere il nostro gioco. Sono sicuro che il risultato arriverà e ci permetterà di dare una svolta, perché la squadra non merita questa posizione di classifica”.
Nessun dubbio, invece, sulla scelta di approdare a Borgo San Dalmazzo: “È stato un impatto positivo perché mi sono trovato subito bene con società, staff e i compagni. Mi hanno accolto bene. Dopo molti mesi in cui ho giocato poco, avevo bisogno di tornare a vivere il campo, e penso che questa fosse la soluzione migliore per me”.