Fra poco, domenica 8 gennaio, riparte il campionato di Eccellenza con le cuneesi che scaldano i motori per la ripresa dopo la sosta natalizia. Come di consueto, ad inizio anno, è tempo dei nostri, tradizionali e sempre attesi, PAGELLONI, per ripercorrere e valutare gli ultimi 12 mesi delle formazioni della Granda. Ecco i nostri voti (a cura di Edward Pellegrino e Danilo Lusso).
ALBA CALCIO – 2022 a dir poco straordinario, pressoché perfetto. “Per una società, come la nostra, nata nel luglio del 2021” ci ha detto recentemente, il presidente Giovanni De Bellis. La prima pagina di storia del club è stata scritta il 6 gennaio 2022 al “Dino Marola” di Vinovo: Delpiano, Erbini e Galasso i marcatori langaroli, decisivi nel 3-1 inflitto al Borgaro Nobis nella finalissima della Coppa Italia di Eccellenza (Piemonte-VdA). E primo, storico, trofeo in bacheca. Nel triangolare della fase nazionale della Coppa Italia, l’Alba Calcio ha avuto l’onore e il merito di battere 3-2 la Fezzanese (al “Coppino”) per poi chiudere con un ko di misura in casa del Ciliverghe Mazzano (2-1). Il girone di ritorno 21/22 ha registrato un brillante 4° posto (55 punti). Nel primo turno dei play-off, al “Fratelli Paschiero” il 15 maggio, 1-1 con il Cuneo Olmo (gol ospite di Mario Erbini) ed eliminazione in virtù del 3° posto in regular season dei biancorossi cuneesi. Capocannoniere della stagione, Edoardo Cornero con 12 reti. Venendo al 2022/2023, prima parte di stagione archiviata con un 1° posto di spessore nel girone B (in coabitazione con il Cuneo Olmo) a quota 28 punti. E seconda finalissima consecutiva della Coppa Italia di Eccellenza (Piemonte-VdA): dopo la “tripla” semifinale con il Saluzzo, l’atto decisivo sarà venerdì 6/1 (ore 14,30) a Moretta con il Volpiano Pianese. Il tutto con una “certezza”, così come da ferma volontà del club: mister Salvatore Telesca. VOTO: 9
ALBESE – Partiamo dalle parole del presidente Gennaro Castronuovo, intervistato da noi per il bilancio 2022: “Un anno da 6 in pagella, sufficiente. Si poteva fare di più. Però, sono anche contento di quello che abbiamo fatto nel 2021/2022“. Focalizzando l’attenzione sulla prima fetta del 2022, ovvero sia il girone di ritorno della stagione scorsa, balza agli occhi la salvezza dei biancoazzurri con 46 punti (in totale) messi in cassaforte l’8 maggio. Girone di ritorno dove vi è stato un avvicendamento in panchina: da Gianluca Brovia a Vitantonio Zaza, avvenuto nel marzo scorso. Il 13 maggio, il comunicato ufficiale della società con cui si sanciva la conclusione del rapporto sportivo con mister Zaza, una volta conquistata la permanenza in Eccellenza. Il 15 maggio, l’annuncio di Enrico “Chicco” Lombardi quale nuovo allenatore con un progetto di forte rilancio dei giovani. Inizia la stagione corrente e, a novembre, il club langarolo opta per un altro cambio della guida tecnica: Alberto Merlo per Enrico Lombardi. “Credevamo tutti in questo progetto, lui, io e la società. Anche se credo e crediamo fortemente nei giovani. A parte l’aspetto tecnico e i risultati, era arrivato il momento e il bisogno di cambiare alcuni aspetti“, così il pres. Castronuovo sulla conclusione del rapporto con “Chicco”. L’Albese ha chiuso il 2022 con 17 punti e con il derby vinto 1-2 al “Michele Coppino” vs Alba Calcio, il 4 dicembre, grazie ai sigilli di Lorenzo Lanfranco e Gerthoux. Un 2023 sicuramente avvincente e “tutto da gustare” per i biancoazzurri. VOTO: 6,5
CHERASCHESE: Una sorpresa? Sicuramente sì. Ma non solo: la dimostrazione che il lavoro e la progettazione pagano. Resta, al di là di come lo si voglia valutare, un 2022 clamoroso per i nerostellati del condottiero Mascarello, che avevano iniziato l’anno a metà classifica nel Girone C di Promozione (a -11 dal primo posto), ma in grado di regalarsi una favolosa cavalcata: 41 punti nel solo girone di ritorno, trascinati dai gol di un Colaianni diventato, a 27 anni, giocatore maturo, completo, bomber vero, e che chiuderà con ben 22 centri. Secondo posto in campionato, alle spalle, di soli due punti, dal Cavour, con l’inizio di un’altra avventura, quella playoff: la Cheraschese supererà Carmagnola e Pancalieri Castagnole guadagnandosi, con merito, la Finale con il Pro Villafranca, persa di misura ma che non cancella l’incredibile cammino. Le due squadre, però, si ritroveranno in Eccellenza: i “Lupi” infatti accettano il ripescaggio, prendendo il posto del Rivoli e tornando nella categoria più consona alla loro tradizione, tre anni dopo l’ultima volta. L’impatto è positivo, senza dubbio, anche grazie ad alcuni ingressi che hanno dato spessore ad una rosa di talento: Cherasco veleggia per tutto il girone di andata nelle zone medio-alte della classifica, affacciandosi di tanto in tanto sulla finestra playoff e chiudendo un 2022 da incorniciare al 6° posto con 22 punti. Meglio di così, probabilmente, difficile fare. VOTO: 8
AC CUNEO 1905 OLMO – Insieme all’Alba Calcio, la squadra dell’anno, sempre protagonista. I biancorossi hanno iniziato il 2022 in testa, seppur di misura, al Girone B, lottando praticamente fino alla fine, o quasi, per la vittoria del campionato. Falcidiati da infortuni di lungo corso sull’asse centrale, a difesa e centrocampo, si sono dovuti “accontentare” di un terzo posto, alle spalle di quel Pinerolo e di quel Chisola che, direttamente e tramite playoff, saliranno effettivamente in Serie D. Il bottino è comunque di tutto rispetto: 59 punti, la migliore fra le formazioni della Granda, e secondo turno playoff. In estate, la conferma quasi per intero del blocco storico e della rosa, con alcuni innesti mirati: Dia in porta, per sostituire un gigante come Emiliano Campana, ritiratosi per intraprendere la carriera da preparatore alla Juventus, poi l’esperienza di Serino per la difesa e la freschezza di Rastrelli per l’attacco. Insieme a tanti giovani ed alle tante certezze, fra cui un Andrea Dalmasso ormai punto di riferimento offensivo a 360°. Ed ecco il primo posto, in co-abitazione sempre con quell’Alba Calcio con cui ha ingaggiato un’appassionante partita a scacchi a distanza: con la voglia e la speranza di vivere un 2023 di successi. VOTO: 8,5
GIOVANILE CENTALLO – Una certezza. Alla sua quarta stagione consecutiva in categoria, la squadra di Danilo Bianco si è ormai consolidata, ma non solo. Passo passo, mattoncino dopo mattoncino, il gruppo costruito nel corso del tempo dal DS Samu Parola ha saputo ritagliarsi sempre più un ruolo centrale all’interno del Girone B, soprattutto in questo 2022: in primis con l’ottimo campionato scorso, archiviato con il bel bottino di 49 punti e, soprattutto, la miglior difesa del torneo (solo 23 reti subite); e poi, dopo un altro mercato oculato nelle scelte (nonostante l’addio di un pilastro come Magnino), con il cammino nell’Eccellenza 2022-23: una falsa partenza non ha messo in crisi le certezze centallesi, immediatamente ristabilite di settimana in settimana con una serie di risultati e prestazioni che hanno regalato ad Aloia e compagini uno splendido 4° posto. Si ripartirà l’8 gennaio con il botto, contro il Cuneo, altro banco di prova. Intanto… VOTO: 8
MORETTA – Anno di lotta, sulle barricate, per i biancoverdi, iniziato e finito in zona playout con, in mezzo, tante battaglie, perse e vinte (soprattutto una, decisiva, il 22 maggio). Iniziato il girone di ritorno 2021-22 al 14° posto, Montante e compagni non riusciranno mai ad uscire dalle sabbie mobili del Girone B, nonostante gli sforzi, sempre significativi, della società e scelte anche dolorose come la separazione con mister Cellerino ed il regno ad interim di Prochietto che, però, da traghettatore, riuscirà nell’impresa: centrare la salvezza, ai playout, sfatando il fattore campo. Al “Riconda”, contro il Lucento, arriva la miglior prestazione stagionale, nel momento del dentro o fuori, con due colonne come Modini e Faridi, entrambi a segno, che si prendono sulle spalle la squadra e conducono al 2-4 che significa, ancora, Eccellenza. In estate tanti cambiamenti, addii pesanti (fra cui quello di Montante, che lascia il calcio giocato), la solita corposa campagna acquisti e la scelta di Jodi Sacco in panchina: il Moretta conferma il suo DNA di compagine insidiosa, battagliera, nonché il suo vizio di ferma-grandi (ne hanno finora fatto le spese Cuneo, Alba e Saluzzo, per esempio), ma, in una classifica ancora cortissima, di fatto è tornato dov’era, anche se con un capocannoniere come Atomei. Tredicesima posizione, zona playout. VOTO: 6+
PRO DRONERO – 2022 intenso, sulle montagne russe, per i “Draghi”. Ritrovatisi lontani dalla zona che conta a febbraio, i biancorossi di Caridi sono stati grandi protagonisti di un incredibile filotto che ha esaltato patron Beccacini in primavera: tredici risultati utili consecutivi, in cui spiccano le cinque vittoria di fila in un aprile perfetto, per una rimonta sfumata per questioni di dettagli. La Pro chiude sì al 5° posto, con 54 punti, ma non accede ai playoff per il -8 sul Chisola secondo: fatale il ko di Alba alla penultima giornata, che rende agrodolce il 3-0 di prestigio sul Pinerolo campione negli ultimi 90′. In estate, non mancano le novità, con alcuni pezzi della storica Dronero calcistica che lasciano: Dutto si ritira e diventa viceallenatore, Brondino si ferma (ma non riuscirà a resistere e tornerà a dicembre), in panchina sempre Caridi. La squadra parte male, i nuovi non ingranano e con 5 pesanti sconfitte su 6 gare fra ottobre e novembre, De Peralta e compagni si ritrovano in piena bagarre per non retrocedere (anche se con la stagione ancora agli albori). Dopo lo 0-4 interno con l’Alba Calcio, qualcosa scatta: Caridi trova la quadra tattica, alcuni aggiustamenti fra arrivi e partenze compattano il gruppo, arrivano anche i gol del nuovo bomber Andrada: ora la Pro è lì, a -2 dai playoff, nel grande gruppone di testa, sognando la scalata nel 2023. VOTO: 6/7
SALUZZO – Lo diciamo subito, ma è una banalità: nel giudizio complessivo di questo 2022 non può non pesare la retrocessione dalla Serie D. Inevitabile, giusto, ma è altresì corretto considerare il contesto e gli sforzi che una società, come quella marchionale, deve fare per partecipare all’interregionale. A livello sportivo, comunque, i numeri lasciano poco spazio alle interpretazioni: il Saluzzo non ha mai abbandonato l’ultimo posto del Girone A, nonostante i tentativi, i tanti (forse anche troppi) movimenti in rosa, la collaborazione verde-oro con il Tre Valli. 18 punti con distanza siderale dalle dirette concorrenti, una sentenza che conclude così il biennio nella massima categoria dilettantistica e riporta il club di patron Boretto ad una dimensione più congeniale, quella dell’Eccellenza dove, in effetti, l’obiettivo è essere, di nuovo, protagonisti: Merlo nuovo DS, confermati tanti big in rosa, arrivi di peso (il principale, sarà Negro dal Chisola). Il rebus, però, sarà la panchina: sembra fatta per Di Napoli, con tanto di dichiarazioni e prospettive sul progetto tecnico, poi salta tutto. A luglio inoltrato i granata si ritrovano a dover rifare tutto: la scelta, una scommessa, ricade su Melardi, esordiente in Eccellenza, coadiuvato da un ex giocatore amatissimo al “Damiano”, Caserio. Il Saluzzo resta, comunque, accreditata per i primi posti e, in effetti, così si confermerà, seppur fra alti e bassi: partenza forte, poi un rallentamento, con un entra ed esci costante dalla zona playoff a causa di questa pazza e corta classifica. Nel frattempo, i granata raggiungono la Semifinale di Coppa, ma dovranno arrendersi all’Alba Calcio. In coda al 2022 l’ennesimo colpo di scena: Melardi dice addio e squadra, al momento, affidata al duo Caserio-Cara. VOTO: 6