Vaccini, in Piemonte raggiunta la copertura ma le regole restano

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La copertura vaccinale in Piemonte ha raggiunto l’obiettivo del 95 per cento, la soglia di sicurezza raccomandata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Durante il breve dibattito che si è svolto questa mattina nell’Aula del Consiglio regionale, dopo le comunicazioni dell’assessora  all’Istruzione, le opposizioni hanno chiesto un “intervento di buon senso, che permetta ai bambini non ancora vaccinati di concludere serenamente l’anno scolastico”.

 

La comunicazione dell’assessora all’Istruzione Gianna Pentenero ha fatto particolare riferimento alle scadenze legate alla frequenza scolastica per i bambini da 0 a 6 anni:  “Gli adempimenti vaccinali relativi ai minori di 16 anni che frequentano istituzioni scolastiche o servizi educativi in regioni, come il Piemonte, presso cui sono istituite anagrafi vaccinali  sono fissati dalla circolare del 27 febbraio dei ministeri della Salute e dell’Istruzione. La medesima che nei giorni immediatamente seguenti la Regione Piemonte ha inoltrato a tutte le scuole. Come noto, entro il 10 marzo le Asl inviavano alle scuole gli elenchi degli iscritti indicando l’eventuale dicitura ‘non in regola con gli adempimenti vaccinali’, o ‘non ricade nelle condizioni di esonero, omissione o differimento’. Entro il 20 marzo – ha proseguito l’assessora – i dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi per l’infanzia e dei centri di formazione professionale sollecitavano per iscritto i genitori dei minori non in regola a depositare, entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione scritta, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazioni o l’esonero, l’omissione o il differimento delle stesse”.

 

Nella comunicazione che la Regione ha inviato alle scuole – ha aggiunto Pentenero – abbiamo ricordato che in tutti i servizi vaccinali è garantita la possibilità da parte delle famiglie dei soggetti inadempienti di ottenere la vaccinazione anche senza la prenotazione, ovviamente negli orari previsti dai singoli servizi per l’effettuazione dell’attività vaccinale. L’iter di applicazione della legge – ha concluso – è definito chiaramente e, in particolare in una Regione virtuosa come il Piemonte, sta avvenendo in modo graduale, dalla data di approvazione della legge, e nel rispetto delle procedure previste. L’invito al buon senso credo debba essere rivolto anche alle famiglie: ricordo infatti che i passaggi previsti dalla normativa sono concepiti esclusivamente a tutela della salute pubblica”.

 

Francesca Frediani (M5s) è intervenuta dicendo: “C’è comunque ancora una grande confusione. I genitori vanno rassicurati in tutti i modi e si deve evitare che alla fine a pagare siano i bambini che vengono allontanati dalla scuola. La copertura raggiunta è un ottimo risultato e consente di agire con maggiore sensibilità, permettendo ai bimbi inadempienti di concludere l’anno”.

 

La copertura raggiunta è soddisfacente, chiediamo di arrivare con serenità alla fine di questo anno scolastico”. Anche Gianpaolo Andrissi (M5s) ha chiesto di “valutare la possibilità – come fatto da altre regioni – con un delibera regionale di far concludere con tranquillità l’anno scolastico a questi duemila bambini, anche perché il decreto parlava di un anno sperimentale”.

 

Gianluca Vignale (Mns) ha sottolineasto che “c’è un’enorme difficoltà a comprendere le circolari, anche nelle scuole c’è confusione sulla data dell’esplusione dalla scuola. I dirigenti scolastici lo fanno perché obbligati dalla legge, ma non piace nemmeno a loro. Allontanare bambini dal nido o dalla scuola materna è una follia educativa. Chiediamo che la frequenza a scuola sia garantita fino alla fine dell’anno. Per il prossimo anno i genitori si regoleranno anche perché il decreto Lorenzin è sperimentale”.

 

Anche Francesco Graglia (Fi) si è detto d’accordo con una conclusione dell’anno scolastico senza allontanamento dalle scuole dei bambini non vaccinati “una questione di buon senso. Da mesi riceviamo messaggi da famiglie preoccupate. Sarebbe difficile spiegare ai bambini perche non possono piu andare a scuola”.

 

Al termine è intervenuto Paolo Allemano (Pd): “Sono sorpreso dai toni enfatici su un tema che pensavamo già definito. Si tartta della responsabilità in tema di politiche della salute. In certe cose il buon senso non funziona, è compito delle politiche della salute occuparsi anche della prevenzione. Non buttiamo fuori nessuno, è un percorso iniziato un anno fa, è sufficiente fissare un appuntamento per le vaccinazioni”.

 

Nella pausa della seduta d’Aula l’assessore Pentenero e il vicepresidente del consiglio regionale Nino Boeti hanno ricevuto una delegazione di genitori del Coordinamento per la libertà di scelta che, dopo aver manifestato davanti a Palazzo Lascaris, ha esposto le loro ragioni: “Noi genitori siamo pieni di dubbi, troviamo molte contraddizioni, vorremmo solo avere la possibilità di fare chiarezza. Chiediamo che le famiglie possano dialogare direttamente con le Asl, senza mettere di mezzo le istituzioni scolastiche. La legge dice che questo primo anno è transitorio ma parla di procedimento amministrativo e di allontanamento dalla scuola. Siamo pronti a denunciare i dirigenti scolastici che escluderanno i bambini dalle scuole, tutto è frutto di una interpretazione errata della legge”.