Con il naso all’insù. Nonostante tutto. Nonostante le condizioni avverse del meteo non abbiano sempre permesso alle mongolfiere di librarsi in alto e solcare con i loro colori i cieli della città del Belvedere. Sono state più di 30 quelle che nel weekend dell’Epifania (6-7 e 8 gennaio) hanno partecipato alla tre giorni del 33° Raduno Aerostatico Internazionale di Mondovì. Una vera e propria festa, attesissima, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, non solo dai monregalesi ma dai tanti visitatori accorsi da tutta la regione e da oltralpe nella capitale italiana del volo in mongolfiera (qui si trovano il primo porto aerostatico italiano, il raduno più longevo, una scuola internazionale, l’unico aeroclub monospecialità del Paese ed eventi come il Campionato italiano o le olimpiadi dell’aria Wag-World Air Game 2009) per godersi lo spettacolo dei “balloons”.
Un vero record che ha visto gli spettatori accalcarsi ai limiti dell’area di decollo, quest’anno spostata dal tradizionale parco Europa, indisponibile a causa di un cantiere, a un terreno di corso Inghilterra nella zona artigianale di Mondovì. E se nebbia e pioggia hanno sospeso i voli nel pomeriggio del 6 gennaio e nella giornata di domenica 8, la curiosità e lo stupore non sono mancati grazie alla partecipazione delle mongolfiere speciali: il favoloso unicorno “Lulu” dalla Francia pilotato da Violaine Cleyet-Marrel, comanager della “Balloon Chaize”, la buffissima famiglia di pinguini volanti #FlyPenguin dal Regno Unito della “Exclusive Ballooning” di Andrew Holly, il maestoso “The King” dall’Austria (pilota Christian Muth) e la simpatica bottiglia “Handy” dalla Svizzera (pilota Stefan Wälchli). E in aggiunta, due “Fractal Balloons” dalle grafiche strabilianti: mongolfiere con i colori stampati secondo pattern matematici pilotati da Nicole Bonanno Maillefer, Jason Fischer dagli Usa e Inga Van Haver dalla Lituania e, infine, il pallone dedicato ai fratelli Montgolfier proveniente dalla Francia e pilotato da Vincent Bruno e Mercedes Taravillo.
Silvia Distefano sul pallone di DiscesaLiberi.
Il sindaco Robaldo: «Sinergie vincenti»
Non sempre si è potuto volare, si è detto, ma gli occhi di adulti e bambini sono stati comunque deliziati e le emozioni garantite dai gonfiaggi dei palloni a terra, dalle competizioni tra i piloti che hanno cercato di raggiungere a bordo delle loro mongolfiere i bersagli stabiliti dal direttore di gara, e agli appuntamenti collaterali. Spettacolare la sfilata fiammeggiante in piazza Maggiore del 5 gennaio, dove i piloti hanno acceso la piazza medievale di Mondovì scaldando l’aria con le fiamme dei bruciatori e lo show serale “Night glow” con le mongolfiere, ancorate a terra, gonfiate e illuminate al buio dalla fiamma dei bruciatori come gigantesche lampadine colorate che si sono accese al ritmo della colonna sonora di “Stranger Things”, serie tv diventata un cult fra gli amanti dell’immaginario e della musica anni ’80. Davvero una festa del cielo, che quest’anno ha saputo affrontare le difficoltà di un clima inclemente con professionalità e impegno da parte dell’organizzazione.
D’altra parte lo aveva detto Giorgio Bogliacino nei giorni precedenti la kermesse: «Ci mancava la magia dell’evento, lo spettacolo di decine di mongolfiere nel cielo e il clima di festa che si respira ogni volta che i palloni si alzano in aria accompagnati dai sorrisi, dagli applausi e dagli sguardi emozionati di persone che ci hanno sempre seguiti a tutti i nostri decolli».
Mongolfiere, dunque, ma anche solidarietà. Da quest’anno il Raduno è diventato ancora più accessibile grazie all’inaugurazione della mongolfiera inclusiva di “Volo a Prenderti”. L’iniziativa solidale scaturita dalla mente dell’artista monregalese Carla Cervella (in arte La Crazy C) che, insieme a tante amiche creative, ha realizzato 2.400 presine lavorate a mano e volate in tutta Italia insieme ai prodotti del pastificio Michelis. Obiettivo: raccogliere fondi per acquistare una cesta speciale, una delle poche in Italia, da donare all’associazione DiscesaLiberi di Prato Nevoso, dotata di “portina”, fermi e cinture di sicurezza che permetteranno a chi ha una disabilità di vivere in totale sicurezza l’emozione straordinaria del volo coi palloni. Il volo inaugurale ha visto come primo equipaggio un team tutto speciale: il pluripremiato campione e istruttore di volo John Aimo, il primo italiano a volare su un pallone aerostatico nel 1980, la campionessa italiana di sci Silvia Distefano, atleta di DiscesaLiberi vincitrice di innumerevoli ori e argenti in campionati italiani e internazionali, e Carmela Vitiello che da sola ha confezionato 410 presine.
A “tagliare il nastro” il sindaco Luca Robaldo insieme all’assessore alle manifestazioni Alessandro Terreno: «Questo è un po’ il segreto di Mondovì: la sinergia che si riesce a creare soprattutto in queste occasioni tra associazioni importanti come DiscesaLiberi e aziende altrettanto importanti, pilastri del sistema artigianale e industriale della città come Michelis, che si uniscono garantendo a tutti l’esperienza e il sogno del volo con l’inaugurazione odierna del cesto adatto per le persone diversamente abili. Il ringraziamento dell’Amministrazione comunale è davvero grande, perché quando c’è questa collaborazione, questa sinergia, tutti si cresce e si cresce come comunità».
Soddisfatto il presidente dell’Associazione, Lorenzo Repetto: «Tutti noi sappiamo quanto è difficile far salire una carrozzina su una cesta normale. Siamo contenti per il concetto dell’evento, per la voglia di dare qualcosa per le persone che hanno bisogno. Credo che tutti abbiano bisogno degli altri, questo è un primo passo».