Domenica 15 ad Entracque oltre trecento atleti piccoli e grandi, illustri e sconosciuti, giovani e meno giovani, hanno risposto all’appello lanciato al mondo dello sport piemontese, dimostrando concretamente il loro spirito di solidarietà nella prima edizione dell’Aloba Ski Race.
La manifestazione ha abbinato lo sci nordico e il biathlon ed è stata promossa dallo Sci Club Alpi Marittime e dai biatleti locali Andrea Baretto e Luca Ghiglione con l’intento di raccogliere fondi a sostegno della LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Si è corso sulle piste ancora ben innevate del Centro Sci di Fondo Entracque, gareggiando con l’inedita formula della Staffetta biathlon+sci nordico per le categorie di età dal 1988 al 2003. In gara è partito un biatleta con la prima serie di tiri e poi ha gareggiato un fondista che ha effettuato un giro di pista e così via con gli altri componenti della squadra fino all’arrivo dell’ultimo fondista in staffetta. Le categorie dal 2005 al 2011 e le categorie Master hanno disputato una Gimkana Team Sprint, con partenza al lancio e superamento di ostacoli durante il percorso.
Tra gli speaker della manifestazione il Sindaco di Entracque, Gian Pietro Pepino, primo tifoso degli atleti dello Sci Club Alpi Marittime e in passato Consigliere regionale e federale della FISI. A premiare gli atleti c’era anche l’olimpionica della marcia Elisa Rigaudo. Ma per una volta le classifiche e i nomi illustri dei campioni piemontesi del fondo e del biathlon presenti ad Entracque in carne e ossa o in spirito (l’olimpionico Dominik Windisch aveva donato e messo in palio un pettorale indossato in una gara della Coppa del Mondo di biathlon) contano meno del divertimento di tutti i
partecipanti e del nobile scopo per cui la manifestazione era stata organizzata: aiutare la ricerca sul cancro, malattia crudele che in pochi anni ha privato il Comitato FISI Alpi Occidentali di due tra i migliori allenatori italiani del biathlon, Alessandro Biarese e (non più tardi di un mese fa) Ezio Fiandino.
c.s.