Alle 11 visiterà il mercato agroalimentare di piazza Seminario per dialogare coi produttori sull’emergenza idrica, poiché la siccità ormai da mesi assilla il nostro territorio.
Il Piemonte infatti è la regione più arida d’Europa e la provincia di Cuneo la più arida al suo interno. Un problema che il governatore emiliano conosce bene ed ha già dovuto affrontare nella sua regione.
Proprio il grande malato, quel fiume Po che nasce qui e sfocia nel mar Adriatico, rappresenta il collegamento ideale tra Piemonte ed Emilia Romagna, due regioni a forte vocazione agroalimentare e zootecnica che stanno combattendo una dura battaglia contro gli effetti del cambiamento climatico.
È stato appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 gennaio il Decreto che dichiara l’eccezionalità degli eventi calamitosi legati alla siccità 2022 per il Piemonte ed anche se sono ormai passati parecchi mesi dallo scorso maggio, che verrà ricordato per l’assenza totale di piogge e che ha dato il via al periodo più siccitoso degli ultimi 30 anni, la situazione in questo scorcio di 2023 non è affatto migliorata.
Perdite dei raccolti nel settore ortofrutticolo, diminuzione delle rese soprattutto di foraggio e cereali (mediamente il 15% in meno per il grano, 10 mila ettari in meno di riso coltivato), aumento delle infestanti resistenti alle condizioni climatiche estreme, aumento della salinità del Po e aumento delle zoonosi sono solo alcune delle conseguenze causate dalla mancanza di precipitazioni in tutto il Piemonte che ha caratterizzato la scorsa campagna e perdura tutt’oggi, tant’è che il Consiglio dei Ministri ha prorogato di 12 mesi lo stato di emergenza per carenza idrica.
Anche secondo il rapporto più recente dell’ANBI, l’associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, nelle prime settimane del 2023 la regione più arida è stata il Piemonte. Non è più il tempo quindi delle dotte discussioni e dei confronti ideali: bisogna agire e farlo in fretta.
A seguire, dalle 12, Stefano Bonaccini incontrerà i cittadini della Granda presso il Baladin di piazza Foro Boario. Sarà l’occasione per un confronto con tutti coloro che lo sostengono e credono nel suo ambizioso disegno riformista. I recenti risultati elettorali non lasciano spazio a dubbi: il Partito Democratico deve recuperare un rapporto con la società e con i suoi bisogni, con umiltà e pragmatismo.