«Gli esiti dell’analisi comparativa commissionata dall’azienda ospedaliera tra i diversi sistemi di finanziamento dell’opera fanno ritenere la proposta di partenariato pubblico-privato più conveniente rispetto all’appalto ordinario e alla locazione Inail. È una valutazione che tiene conto degli aspetti economici e finanziari, ma anche di fattori qualitativi e motivazionali, come l’impatto sociale della riduzione dei tempi di costruzione del nuovo ospedale, che nel caso del partenariato verrebbe costruito nel giro di cinque anni, contro una tempistica media di realizzazione delle opere pubbliche complesse in Italia di circa quindici anni».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine della conferenza di intenti convocata nei giorni scorsi a Cuneo per fare il punto sulla modalità di finanziamento del nuovo ospedale del capoluogo, nella zona di Confreria. Un incontro al quale hanno preso parte anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera Santa Croce e Carle, Elide Azzan. Nello specifico, sono state esaminate tre tipologie contrattuali: l’appalto ordinario con gara di progettazione e successiva gara di esecuzione; la realizzazione a cura di Inail, sulla base di un progetto predisposto dalla stazione appaltante, con stipula di un contratto di locazione di 20 anni, rinnovabili, e la realizzazione tramite partenariato pubblico-privato proposto dal promotore. La valutazione è stata compiuta prendendo come riferimento di partenza la proposta progettuale, contrattuale ed economica del promotore, il parere del gruppo di lavoro tecnico Regione-Ires-esperti del Politecnico di Torino, il parere del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipe) e le linee guida Anac sulla “public sector comparator”.
La proposta di progettazione, costruzione e gestione avanzata dai privati prevede un costo complessivo per la realizzazione dell’opera di 410 milioni di euro, con una quota di finanziamento a carico della Regione di 148 milioni di euro (fondi dell’Articolo 20). L’Azienda Ospedaliera pagherà un canone di investimento di 22,7 milioni euro all’anno (per 20 anni) e un canone servizi relativi a manutenzione ordinaria, energia e manutenzione straordinaria. Dopo 20 anni, l’immobile diventerà quindi di proprietà pubblica.
Il progetto prevede 653 posti letto ordinari, 43 di day hospital e 109 tecnici, su una superficie complessiva di 138mila metri quadrati.
A questo punto, valutata la convenienza economica, il prossimo passaggio del cronoprogramma sarà in Conferenza dei Servizi (tra maggio e ottobre 2023) per la delibera di approvazione del progetto di fattibilità tecnica esecutiva, a cui farà seguito la pubblicazione del bando di gara (tra ottobre 2023 e marzo 2024), con la valutazione delle offerte e l’aggiudicazione della convenzione.
Tra marzo 2024 e dicembre 2024, l’acquisizione delle aree, con la progettazione esecutiva e l’inizio dei lavori. Il termine della costruzione dell’ospedale è previsto per dicembre 2028.
«La nostra volontà a Cuneo, come in tutto il Piemonte, è di condividere in modo trasparente il percorso scelto e di decidere, garantendo non solo le risorse per il nuovo ospedale, ma anche un cronoprogramma chiaro e preciso dei tempi per realizzarlo – ha evidenziato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Per troppo tempo, in passato, si è discusso senza mai prendere le decisioni necessarie. Noi ci assumiamo la responsabilità di farlo e ci mettiamo la faccia, perché la qualità dell’offerta sanitaria è una priorità assoluta».