Dal 12 al 14 febbraio l’ATL del Cuneese è stata presente insieme a Visitpiemonte DMO e Regione Piemonte alla fiera BIT di Milano, lo storico salone dedicato al turismo. Nell’ambito delle attività previste dal calendario fieristico, lunedì 13 febbraio sono state presentate presso lo stand regionale le eccellenze gastronomiche del Cuneese e le strade storiche di montagna.
Durante il cooking show condotto dal presidente Mauro Bernardi in collaborazione con la chef Alessandra Ingenetti, sono stati presentati e serviti alcuni dei prodotti tipici della gastronomia cuneese d’eccellenza: il Porro Cervere e la carne bovina Piemontese, i formaggi Dop come il Castelmagno e la Raschera d’alpeggio, il prosciutto Crudo di Cuneo Dop, il pane nero di Garessio, le castagne, senza dimenticare le sfiziose galuperie quali le Paste di Meliga e i Cuneesi al Rhum.
Successivamente le montagne Cuneesi sono state tra le protagoniste della conferenza stampa “Vie storiche di montagna del Piemonte. Nuove esperienze turistiche sugli antichi percorsi in alta quota” con cui la Regione ha inteso presentare al pubblico gli interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico, in attuazione della Legge Regionale n. 9/2021. Per l’occasione l’ATL del Cuneese ha introdotto, alla stampa e agli operatori presenti, alcuni degli itinerari che, per caratteristiche tecniche, sono stati selezionati quali oggetto di valorizzazione: l’Alta Via del Sale, l’Altopiano della Gardetta e la Ciclovia del Duca. Il requisito fondamentale che ha portato all’individuazione di questi itinerari è la presenza di strade ex militari ormai sdemanializzate.
«Due appuntamenti ricchi di spunti, quelli della BIT di Milano», afferma il presidente dell’ATL del Cuneese Mauro Bernardi. «Il Cuneese è un territorio variegato e genuino, così come lo sono le prelibatezze e i prodotti gastronomici di qualità, che i sapienti chef cuneesi sanno trasformare in piatti unici dai profumi e dai sapori inconfondibili. Cuneese non è tuttavia soltanto sinonimo di gastronomia: grazie alla collaborazione con Visitpiemonte DMO e al finanziamento previsto dalla L.R. 9/2021, abbiamo potuto avviare un programma di interventi promozionali delle cosiddette “strade bianche” di interesse storico che saranno parte di un progetto piemontese di valorizzazione della viabilità di alta montagna destinata alla fruizione turistica. La rete viaria e sentieristica cuneese si arricchisce di importanti tasselli, che le permetteranno di ricoprire un ruolo di primissimo piano tra le destinazioni turistiche alpine».
Sempre durante l’evento milanese si è data notizia di un nuovo progetto per la valorizzazione e il recupero della strada ex-militare che in passato collegava l’Altopiano della Gardetta al Colle della Maddalena.
L’iniziativa, curata dall’Unione Montana Valle Stura in collaborazione con l’Associazione Lou Viage d’Oc, prevede interventi di recupero e consolidamento volti a rendere il tracciato fruibile ai turisti a piedi o in MTB.
L’itinerario denominato “Alta Via dei Roburent” – che si snoda tra i comuni di Argentera, Acceglio, Canosio (in Italia) e Val-d’Oronaye (in Francia) – è già stato segnalato dall’ATL del Cuneese agli uffici regionali competenti e sarà dunque inserito tra gli itinerari oggetto delle attività di promozione previste dalla L.R. 9/2021.
«L’Alta Via dei Roburent», sottolinea il vicepresidente dell’ATL del Cuneese, Rocco Pulitanò, «è un valore aggiunto per l’offerta turistica locale e, più in generale, del Cuneese. Data l’importanza storica del tracciato e le ricadute positive che un collegamento di questo tipo potrebbe generare in termini di fruizione turistica, l’ATL del Cuneese ha ritenuto opportuno sostenere l’Alta Via dei Roburent, inserendola tra i percorsi oggetto delle attività di promozione. Con la sua posizione strategica questo itinerario saprà attirare numerosi appassionati di outdoor e montagna per far loro scoprire le bellezze della Valle Stura e, grazie al collegamento con l’Altopiano della Gardetta, esplorare le splendide valli Maira e Grana».
Positivi i riscontri per la montagna in estate: +26% di arrivi e +19% di presenze, superando i valori del 2019
Sono stati ufficializzati a Torino, presso la Sala Trasparenza del Palazzo Regionale, i risultati turistici per l’anno 2022 in Piemonte.
Il documento stilato dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte evidenzia una ripresa a carattere regionale che riporta ai dati pre-pandemici: +56,7% di arrivi e +51,4% dei pernottamenti rispetto al 2021 e +3,3% di arrivi e 0,1% di pernottamenti rispetto al 2019, con un significativo incremento del turismo estero rispetto al 2019: +11%. Positivi i riscontri per la montagna estiva in Piemonte: +26% di arrivi e +19% di presenze, superando negli arrivi anche i valori del 2019: +8%.
Segno + anche per i dati del territorio dell’ATL del Cuneese, seppur inficiati da un’anomala stagione invernale 2022 che ha purtroppo patito la mancanza di innevamento e il perdurare delle limitazioni per il contenimento della pandemia.
Il territorio registra oltre 365mila arrivi e quasi 915mila presenze, in crescita rispetto al 2021 (+38,4% di arrivi e 28,6% di pernottamenti).
La montagna registra dunque un incremento rispetto al 2021, ma resta al di sotto dei valori del 2019 nei primi tre mesi dell’anno.
La mancata prenotazione delle settimane bianche nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, sia per il mercato italiano che per il mercato estero (ricordiamo come il mese di febbraio sia notoriamente un mese di grande afflusso, soprattutto proveniente dalla Francia in corrispondenza del periodo vacanziero del Carnevale) porta dunque con sé un peso significativo sul numero di arrivi, delle presenze e sul tempo medio di permanenza.
Le proiezioni per il 2023, seppur ancora con alcune settimane difficili a causa di un innevamento non così abbondante e il perdurare delle difficoltà viarie che interessano soprattutto il collegamento del Colle di Tenda con il versante francese (la cui riapertura è prevista per il prossimo ottobre), fanno comunque ben sperare per un 2023 stabilmente in crescita rispetto ai dati pre-pandemia.