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Aspettando Vinum va in scena l’omaggio alla creatività

Il 2 marzo al “Sociale” di Alba anteprima della kermesse enologica con il tributo a Gigi Rosso

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Le temperature che si alzano, il sole che ri­scalda, la natura che rinasce e il profumo di Vinum che si spande nell’aria. Sì, perché giovedì 2 mar­zo, alle 20,45, la sala storica del Teatro Sociale di Alba regalerà un’anticipazione del­la kermesse enologica, omaggiando la figura di Gigi Rosso, produttore, innovatore vitivinicolo albese scomparso nel 2018 e tra gli ideatori della Fiera dei Vini di Pasqua, ma­nifestazione che nel tem­po ha poi preso il nome, appunto, di Vinum. Dopo le ini­ziative de­dicate a Luciano Degia­co­mi, Pio Boffa, Raoul Molinari, Roberto Ponzio, Giacomo Mor­ra e Beppe Colla, continuano gli appuntamenti di “Per Aspera ad Astra”, progetto promosso da Alba Città Creativa Unesco per la Ga­stronomia, in collaborazione con Fondazione Radici, con l’obiettivo di celebrare i pa­triarchi della creatività gastronomica locale.
Enologo, dopo una lunga esperienza in storiche aziende come la Cinzano, la Bar­be­ro di Canale e la Bersano di Nizza Monferrato, nel 1979 diede vita alla cantina Gigi Rosso a Castiglione Falletto, con vigneti pregiati nella zona del Barolo e del Dolcetto di Diano. Ma il suo impegno non fu unicamente incentrato sulle proprie attività imprenditoriali: come l’amico Rena­to Ratti, Gigi Rosso è stato un vero uomo di territorio, ricoprendo con responsabilità ruo­li importanti come quello di presidente della Scuola Enologica di Alba, di presidente dell’Ente Turismo e pure del Consorzio di Tutela del Barolo e Barbaresco.
Protagonista e testimone del­la crescita del mondo vitivinicolo di Langa e Roero nell’ultimo mezzo secolo, sapeva parlare del vino in modo av­vin­cente e appassionato, unen­do gli aspetti tecnici e quelli immaginifici che nascono dalla passione profonda.
La serata sarà quindi occasione per ricordare la figura di questo grande innovatore at­traverso i ricordi di famigliari e amici e per presentare l’edizione di Vinum 2023, che si svolgerà ad Alba il 22, 23, 24, 25, 29, 30 aprile e il 1° maggio e che sarà raccontata dal sindaco Carlo Bo, dall’assessore comunale al Turismo Emanuele Bolla e dalla presidente della Fiera Interna­zio­nale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena.
L’assessore al Turismo della Città di Alba, Emanuele Bolla, spiega: «Prosegue il racconto dei grandi protagonisti dell’enogastronomia della nostra città e del nostro territorio, at­traverso un percorso di narrazione che evidenzia il ruolo degli straordinari personaggi che ci devono inorgoglire. Parliamo di storie locali che hanno posto le basi per il successo del nostro territorio che oggi è sotto gli occhi di tutti e che ha portato Alba, le Lan­ghe, il Monferrato e il Roero a essere destinazioni turistiche d’eccellenza con un profondo valore che va oltre a quello eno­gastronomico e che affonda le radici nella cultura profonda di un’intera area».
«Se il tartufo bianco d’Alba e i grandi vini delle nostre colline sono oggi alfieri, in tutto il mondo, del nome di Alba e del­­le nostre eccellenze, anche nell’ambito di manifestazioni come la Fie­ra e Vinum, molto si deve alle geniali intuizioni degli uomini che hanno portato il territorio da “terra di malora” a patrimonio dell’u­manità – ha detto la presidente della Fiera Internazio­nale del Tartufo Bianco d’Al­ba, Liliana Al­lena -. Vorrei ricordare Gigi Rosso con un suo pensiero, che credo racconti molto di lui: “Mi chiamano enologo, mi citano come esperto di vini, mi definiscono un pioniere. Ma la verità è solo una: quando parla la natura io ascolto. La mia terra ha molto da raccontare e io ho molta voglia di ascoltare».

BaNNER
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