«Ecco come difendiamo democrazia e libertà»

I militari della Taurinense di nuovo a Fossano dopo l’operazione Nato: Figliuolo si complimenta

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Il contingente italiano su base Brigata Alpina Taurinense, inquadrato da sette mesi nel Bat­tle­group della Nato schie­ra­to sul fianco Sud-Est del­l’Al­leanza Atlantica per l’operazione Enhanced Vigilance Acti­vity (eVa), è stato formalmente avvicendato nei giorni scorsi dal contingente subentrante, composto da circa 260 militari della Brigata Al­pi­na Julia.
La cerimonia è sta­ta presieduta dal comandante operativo di vertice interforze, generale di Corpo d’Ar­ma­ta, Francesco Paolo Figliuolo. Molte le autorità civili e militari presenti, tra le quali l’ambasciatore d’Italia in Un­gheria, Manuel Jacoangeli, il vicecomandante delle Forze Armate ungheresi, generale Zsolt Sandor, il comandante della Taurinense, generale di Briga­ta Nicola Piasente e tutti i co­mandanti dei contingenti dei Paesi alleati che contribuiscono al Nato eVa Battle­group.

«Questa missione – ha dichiarato durante la cerimonia il generale Figliuolo – è stata avviata sette mesi fa con il chiaro intento di dare una risposta immediata ed efficace a una minaccia che, dal 24 febbraio dell’anno scorso, incombe su quei valori di libertà e di democrazia che oggi sono messi in discussione come mai è stato fatto di recente nel nostro continente. Quando rientrerete in Ita­lia, dai vostri cari, dalle vostre famiglie, dai vostri colleghi che vi attendono in patria – ha proseguito, rivolgendosi ai militari – siate orgogliosi e consapevoli di avere svolto al meglio il vostro dovere».

Il passaggio simbolico della drappella del contingente dal tenente colonnello Fortunato Sion al parigrado Mas­si­mi­liano Careddu ha sancito di fatto l’avvicendamento tra i due contingenti Alpini.
Numerosi i risultati operativi raggiunti dal personale della Taurinense nel corso dei sette mesi di operazione. Dal luglio 2022 sono state condotte 145 attività addestrative interforze e multinazionali, fianco a fianco con gli alleati ungheresi, statunitensi e cro­ati presenti in area di operazioni. Importante anche lo sforzo logistico sostenuto dal primo contingente italiano in Ungheria nel corso del mandato. Gli Alpini della Tauri­nen­se hanno realizzato in una sola settimana le strutture campali che hanno accolto i 260 militari, tra uomini e donne, del contingente nazionale, apportando nei mesi continui miglioramenti all’accampamento. Più di 700 so­no stati gli interventi correttivi e manutentivi sui principali sistemi d’arma e apparati radio e sugli oltre 100 veicoli da combattimento in dotazione. Il personale della Tauri­nen­se, in particolare del 3° Reggimento Alpini, del 1° Artiglieria da Montagna, del Nizza Cavalleria (1°) e del 32° Guastatori (di stanza a Fossano), rientrerà a breve nel­le rispettive sedi stanziali.
Alle unità della Julia, con uomini e donne dell’8° Reg­gimento Alpini, del 3° Artiglieria da Montagna, del Pie­monte Cavalleria (2°) e del 2° Genio Guastatori, spetta ora il compito di proseguire con le attività operative e addestrative sul fianco Est dell’Alleanza.