Il progetto di fattibilità del nuovo polo scolastico in corso Giolitti a Busca è stato affidato allo studio Settanta7 di Torino. Alla gara indetta dal Comune erano stati invitati 9 progettisti che dovevano presentare una prima ipotesi di progetto rispondendo a precisi criteri individuati dall’ufficio tecnico comunale in vista della costruzione di una struttura concepita con i più aggiornati criteri urbanistici e dell’edilizia legata alla didattica.
La commissione esiminatrice, composta dagli architetti Adriano Rossi e Flavio Tallone, dal segretario comunale Paolo Flesia Caporgno e dall’architetto Giuseppe Moi dell’ufficio tecnico comunale, ha individuato come migliore proposta quella dello studio torinese.
“Ringrazio per la solerzia e la puntualità la commissione esaminatrice – dice il sindaco, Marco Gallo – Presto avremo in mano lo strumento necessario per accedere ai bandi regionali e statali che potranno permetterci di ottenere la somma necessaria al grande intervento che abbiamo in programma. Speriamo intanto di poter utilizzare i 3,5 milioni del contributo statale ottenuto nell’ambito di #ItaliaSicura per gli interventi di adeguamento alle normative antisismiche delle scuole destinato, a quanto pare, anche a nuove costruzioni, qualora l’adeguamento delle vecchie risulti troppo oneroso. Ma per completare l’intervento ne serviranno, comunque, all’incirca altrettanti. Data la portata della realizzazione, saremmo contenti di veder aprire i cantieri fra meno di due anni”.
Si tratta, infatti, di acquistare l’area, adiacente alle scuole medie, di circa cinquemila metri quadrati oggi occupati dal consorzio agrario, il quale deve trovare una nuova sistemazione, poi di costruire la parte dei nuovi edifici destinati alle scuole medie, il cui attuale corpo sarà abbattuto per far posto alle nuove scuole primarie, che saranno trasferite qui dalla sede in via Carletto Michelis, la quale sarà destinata ad altre attività, probabilmente legate a funzioni pubbliche e associative.
La proposta di massima scelta dalla commissione prefigura due corpi semicircolari che si incrociano al centro dando vita ad un settore comune e che si sviluppano su diversi piani, dal terreno al secondo.
“Desideriamo realizzare un luogo dell’istruzione e della cultura moderno, sicuro, ecosostenibile, tecnologico e bello – spiega il sindaco – In una parola, le nuove scuole dovranno essere all’avanguardia, per soddisfare a lungo termine i bisogni delle future generazioni”.