Donne “sovversive” contro i tabù in marcia a Saluzzo

Tre spettacoli teatrali, due laboratori e una mostra dall’8 marzo al 14 maggio, festa della mamma. Con il sostegno di sette imprenditrici

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Sovversive verso i cliché, verso una società che ancora incardina la donna in determinati ruoli e ambiti. Sovversive per uscire dagli schemi, abbattere i tabù e la paura del giudizio, per trattare quei temi di cui spesso si parla sottovoce – sessualità, maternità, menopausa – ma con un tocco di ironia e leggerezza. Nasce così la rassegna “Sovversive”: tre spettacoli teatrali, due laboratori e una mostra realizzati con l’ambizione, spiega l’ideatrice Annachiara Busso (Acb Even­ti), di affrontare temi «ritenuti tabù da buona parte dell’opinione pubblica, compresa purtroppo quella femminile». La rassegna, patrocinata dal Comune e al suo debutto a Saluzzo l’8 marzo, Giornata internazionale della donna, abbraccerà due mesi di eventi per concludersi il 14 maggio, festa della mamma. La sostengono, garantendone la gratuità, sette imprenditrici sovversive: Valentina Bonetto (anestesista e agopunturista), Lui­sa Frandino (Gruppo Seda­myl), Barbara Girello (farmacista), Carola Gullino (Grup­po Gullino Fruit), Laura Man­cardo (farmacista), Fede­rica Pe­scarmona (odontoiatra), Mar­ta Rubiolo (Habimat Man­ta). «Donne che danno va­lore alle donne – spiega ancora Busso – che hanno sposato i temi della rassegna e hanno un ruolo economico e nel tessuto della città».

Come nasce l’idea?

«L’idea è nata il 25 novembre scorso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Avevo organizzato una giornata di eventi per la comune di Saluzzo (Un futuro a scarpe spaiate, ndr) cercando un punto di vista diverso, che non parlasse solo alla “pancia” della gente, con un momento per le scuole, una conferenza pomeridiana e uno spettacolo teatrale dopo il quale, tra le donne presenti, si è creato un momento di dialogo e scambio. Proprio ascoltando quelle “chiacchiere” è nata l’idea di creare una serie di appuntamenti realizzati da donne per le donne. Prima ancora avevo organizzato per il Comune la rassegna Bottega Teatrale al Mona­stero della Stella di Saluzzo in cui venivano accostati spettacoli teatrali all’artigianalità e poi una serie di incontri estivi per le famiglie a Villa Belvedere Radicati nella rassegna Famiglie in Villa. Ho pensato di mixare i linguaggi, quello comico teatrale e quello dei professionisti (psicologi, sessuologi, nutrizionisti…) per parlare di temi importanti.

Come mai “Sovversive”?
«C’è ancora paura del giudizio, dei ruoli imposti dalla società. Si sono fatti molti passi avanti, ma certi retaggi restano ancora. Esprimere opinioni diverse richiede coraggio. Per questo nasce “Sovversive”: per cercare un tempo fertile in cui poter esprimere il nostro pensiero senza la paura del giudizio degli altri. La menopausa, la sessualità sono temi di cui si parla e ci si confida tra amiche, ma ponendosi sempre dei “limiti”. Grazie al teatro partiremo con leggerezza, per rompere il ghiaccio sorridendo, per poi approfondire i vari temi con l’aiuto di esperti. Speriamo questa sia la prima edizione di un progetto che in futuro possa aprirsi, con un format apposito, al mondo maschile, affinché possa migliorare il rapporto e la comprensione reciproca. E poi un format dedicato alle giovanissime, sull’autostima e l’educazione sessuale».

Ci ha raccontato che l’idea è nata “solo” il 25 novembre dell’anno scorso. Come è riuscita a organizzare tutto così rapidamente coinvolgendo tante artiste?
«Cerco di proporre spettacoli di artisti nascenti e piccole produzioni ricercandoli nelle piccole rassegne come il Pagliacce Festival, primo festival internazionale di donne clown che si è svolto a Torino lo scorso anno coinvolgendo artiste di teatro fisico/comico, il Fringe Festival o altri piccoli festival indipendenti. Le piccole produzioni sono entusiaste di partecipare oltre ad avere l’incredibile capacità di avvicinare la gente. Gli spettacoli proposti partono da una base un po’ più leggera, ma mai superficiale. Hanno contenuti profondi che fanno pensare».

Ci saranno anche due laboratori e una mostra. Ci anticipa qualcosa?
«Il laboratorio su maternità, gestione del tempo e sensi di colpa inizierà martedì 14 marzo e si svilupperà per quattro incontri tenuti dalla psicoterapeuta Stefania Mon­dino. Il tempo è una variabile difficilissima da gestire per chi è mamma e talvolta il continuo andare di corsa inficia la qualità del tempo passato con i propri figli, inducendo a sensi di colpa. Il percorso lavora sulla presa di coscienza, tentando di infrangere il tabù sociale dello “sentirsi sbagliate”. Il secondo laboratorio, sabato 13 maggio, tocca il tema della menopausa con un approccio davvero sovversivo con Isabella Bodino del centro Mirya di Cuneo, psicologa e sessuologa esperta in filosofie orientali che considerano la menopausa l’apice dell’energia femminile. Infine il 15 aprile ci sarà il vernissage della mostra della fotografa Cristina Pedratscher e della pittrice Francesca Lovera a villa Radicati che sceglieranno opere che si sposano con il progetto».

Storie di (dis)pari opportunità un mese di iniziative al femminile

Un mese di “Storie di (dis)pari opportunità” – dallo scorso 28 febbraio fino al 28 marzo – a Saluzzo, per parlare di donne in occasione della festa dell’8 marzo. La rassegna proposta da Comune e Consulta Pari Opportunità prende il via alle 21, al Monastero della Stella, con “Rivelare una gemma”, consegna della rosa gialla a una studentessa a cura dello Zonta Club Saluzzo. Segue la lettura spettacolo “Christine e Tommaso si raccontano”.
Proprio oggi giovedì 2, al Monastero, presentazione di “Tutt’è peccate murtale so ffemmene. Donne e pregiudizio nei proverbi dialettali italiani” di Maria Grazia Colombari.
Sabato 4, “La violenza è pane quotidiano” distribuzione del pane con Mai + sole.
Il 6, al multisala Italia, proiezione di “Anche io (she said)”, il 7 in piazza Montebello 1, presentazione di “Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere” di Antonella Viola con “Trame di Quartiere”.
Mercoledì 8 al teatro Magda Olivero, presentazione del progetto Sov­versive con “Eva. Diario di una costola” di e con Rita Pelusio. Il 13 spettacolo teatrale “Loop: liturgia della paura” dell’attivista iraniana Hasti Naddafi a cura di Fidapa. Il 15 Angela Delgosso interviene su “Marie Curie. La scienziata, la sposa, la madre”. Il 22 al teatro Magda Oliviero, “Cassandra in manicomio” e il 24 presentazione i “Sguardi” con Mai + sole. Martedì 28, presentazione del libro “La bambina di Odessa” della giornalista Tiziana Ferrario. Si conclude con la rassegna “Sovversive” il 28 aprile nell’antico palazzo comunale con “Le donne baciano Meglio” di e con Barbara Moselli e il 7 maggio, a Villa Radicati, con “Dosaggio Ormonale” di e con Giuditta Cambieri.
Info e programma: Biblioteca civica Rolfi, piazza Montebello 1, [email protected] o al numero 348.0707998.

Articolo a cura di Erika Nicchiosini