A Saluzzo la festa è davvero grande «che ripartenza!»

Successo nella città del Marchesato per il quinto Carnevale delle 2 Province: «È il risultato di un lavoro di squadra enorme»

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La grande attesa è stata ripagata da un successo oltre le aspettative. Le mi­gliaia di persone, tra cittadini e turisti, che domenica 19 feb­braio hanno invaso la capitale del Marchesato per la sfilata dei carri del 95esimo Car­nevale Città di Saluzzo-5° Car­nevale delle 2 Province, or­ganizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni, oltre a sancire un auspicato quanto ritrovato senso di normalità dopo gli anni della pandemia, hanno soprattutto evidenziato la magia di questo evento, che ha avuto per protagoniste centinaia di persone che, per mesi e mesi, hanno dedicato ogni energia per rendere possibile il ritorno in presenza delle sfilate. La kermesse ha ri­proposto il suo ideale fil rou­ge con il Carnevale di Ri­voli, che ha celebrato la sua 69esima edizione e, novità del 2023, ha visto l’entrata nel circuito della manifestazione del Carnevale di Barge, giunto invece alla sua quinta edizione, proponendo una grandiosa sfilata in notturna per le vie del paese. Una liaison che ha visto protagoniste anche le celebri maschere dei tre Carnevali, in prima fila nel dare il via alla manifestazione: la Castellana Liliana Chiapello accompagnata dal Ciaferlin Aurelio Seimandi e dalle Damigelle Viola Bla­ganò e Giulia Ciccone e dai Ciaferlinot Massimo Barroero e Matteo Borghino. Presenti per Rivoli il Conte Verde con consorte, Gian e Gina da Barge e I Magnin per Piasco, oltre a tante altre maschere dei comuni del Saluzzese e dintorni.
«Quella del 2023 è stata davvero l’edizione della ripartenza anche per il nostro amato Carnevale – ha affermato Car­lotta Giordano, presidente della Fondazione Amleto Bertoni -. Negli occhi restano le due ali di folla assiepate lungo le transenne di corso Italia, via Torino, via Mazzi­ni, piazza Cavour, piazza Garibaldi, via Ludovico: una scena che non sarebbe stata possibile senza il grande lavoro organizzativo che ha coinvolto i protagonisti della festa cioè carristi e figuranti, ma anche chi ha operato “dietro le quinte”, come i volontari e gli operai comunali. Un grazie inoltre agli sponsor, per l’immancabile supporto all’evento. È proprio per tutti loro se questa ripartenza è stata grandiosa».
Passando alle classifiche, a vin­cere la quinta edizione del “Carnevale delle 2 Province” è stato il carro di Scalenghe con “Macumba”. Questi gli altri premi: il 10° Trofeo Rosatello per il miglior carro tappa di Saluzzo è andato, pari merito, ai carri di Lu­serna San Giovanni – “I guardiani del mare” – e Scalenghe – “Macumba”; il 7° Trofeo Vaudagna-Memorial Beppe Rosso per la miglior meccanizzazione se l’è aggiudicato il carro di Nichelino – “A che ora è la fine del mondo”; il 1° Trofeo Chiale per il miglior costume è invece andato ai carri di Fossano/Centallo – “Rincorri la Fortuna”. Lodi e apprezzamenti da parte della giuria anche per gli altri carri in concorso: hanno sfilato Carmagnola con “Venghino Signori Venghino”, Piobesi Torinese con “We are back: è tempo di Carnevale”, Racco­nigi con “Racconto d’autunno” e Roletto con “O natura, grande madre”. La parata si è aperta con il passaggio dei due carri e i gruppi degli oratori Odb di Saluzzo, primo classificato nel 6° Carnevale della Diocesi con “La carica dei 101” e “Lo Schiaccianoci” di Verzuolo, secondo classificato, che ha realizzato il Carrinfrutta. Domenica 12 febbraio, sempre per il 6° Carnevale degli Oratori della Diocesi, hanno sfilato pure gruppi e carri degli oratori di Moretta, Faule, Polonghera con “È l’ora dei Tre”; Piasco e Rossana con “Giochiamo il no­stro mondiale!” e Dro­nero, Roccabruna e Pratavecchia con “Val Maira Snow”.
«Ringraziamo il carro di Verzuolo per aver portato avanti la tradizione del “Carrinfrutta”, nata nel 2012 come ideale connubio tra il Carnevale e il territorio saluzzese – ha rimarcato Romano Boglio, segretario generale della Fab -. Quest’anno protagonista è stata la mela, e negli anni sono stati presentati dei capolavori realizzati con altra frutta delle nostre terre quali kiwi e castagne, come uno splendido pianoforte composto proprio da 12mila castagne. Sot­tolineo come nel corso della sfilata la frutta venga distribuita agli spettatori e ai figuranti senza che vada sprecata. Auspichiamo che la realizzazione dei carri in frutta sia sempre portata avanti anche nelle prossime edizioni della manifestazione, diventando sempre più elemento caratterizzante il nostro carnevale, proprio come avviene per esempio a Mentone, dove du­rante le sfilate vengono utilizzati limoni e arance».