Ha preso il via lo scorso 6 marzo l’esercitazione militare internazionale “Volpe Bianca 2023”, organizzata per verificare le capacità delle unità delle Truppe Alpine dell’Esercito a operare in alta montagna, in un ambiente invernale fortemente compartimentato e caratterizzato da condizioni meteorologiche estreme, assimilabili a quelle artiche.
La “Volpe Bianca 2023”, in particolare, testerà il grado di addestramento delle unità alpine a livello individuale e collettivo e si svilupperà dal 6 al 17 marzo sulle montagne della Val Pusteria e Alta Val Badia (Bolzano), del Cadore (Belluno), con un’appendice in Sardegna.
L’esercitazione, che è stata ufficialmente inaugurata mercoledì 8 marzo a Brunico, vede impegnati più di 1.500 Alpini delle Brigate “Julia” e “Taurinense” oltre che del Centro Addestramento Alpino, una compagnia del battaglione San Marco della Marina Militare, militari della 173esima Airborne Brigade statunitense e della 27esima Brigade d’Infanterie de Montagne francese, velivoli e unità di Esercito e Aeronautica unitamente al contributo fornito dalla Croce Rossa.
La “Volpe Bianca 2023” si sintetizza soprattutto attraverso tre parole chiave: verticalità, ovvero l’abilità di dominare la quota; articità, la capacità di operare per lungo tempo in condizioni climatiche estreme, e internazionalità, ovvero l’interoperabilità con eserciti alleati e partner.
Si articola in quattro distinti eventi esercitativi: Arctic Endeavour, rappresenta una verifica delle capacità di pianificare e condurre operazioni in aree caratterizzate da climi rigidi assimilabili a quelli artici; l’attività si è svolta fino al 15 marzo nella zona di Valgrande Padola (Belluno). Winter Resolve, esercitazione in programma fino al 17 marzo a Fiammes (Belluno) e a Villabassa (Bolzano); sarà l’occasione per verificare il livello addestrativo raggiunto sia nella condotta di operazioni di movimento e combattimento in ambiente montano invernale sia nella condotta di esercitazioni a fuoco. Ice Patrol consiste in un’esercitazione di pattuglia continuativa che si è tenuta nell’arco temporale di tre giorni e due notti, dall’8 al 10 marzo in Alta Val Badia, lungo un itinerario di circa 20 chilometri e quasi mille metri di sviluppo verticale, mirata a testare le capacità tecnico-tattiche di combattimento in montagna possedute da ciascuna squadra con specifico riferimento all’applicazione delle tecniche proprie del “mountain warfare”. Ice Challenge, infine, è una competizione individuale, un biathlon declinato in chiave militare, che unisce una competizione di sci-alpinismo a una di tiro a segno. Si è tenuta il 14 marzo nell’area di Dobbiaco-San Candido.
Il comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito italiano, il generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, ha evidenziato, relativamente a queste iniziative, che «nell’esercitazione “Volpe Bianca” si intende perseguire uno specifico approccio al combattimento in montagna e in aree caratterizzate da climi rigidi, il così detto “mountain warfare”, che mira a saper sfruttare al meglio e trasformare in un proprio vantaggio le difficoltà oggettive tipiche dei terreni montani e artici. Approccio oggi ampiamente condiviso. Le Truppe Alpine, sulla base delle loro peculiari, tradizionali e testate capacità di combattimento in montagna, costituiscono oggi una risorsa su cui investire per sviluppare uno strumento sempre più rispondente alle condizioni imposte dagli odierni e futuri scenari geostrategici».
Numerosi gli eventi collaterali dell’esercitazione “Volpe Bianca 2023”: sono stati infatti previsti concerti delle Fanfare delle Brigate Alpine Julia e Taurinense nelle località delle attività e una suggestiva fiaccolata tricolore su sci la sera del 14 sulla pista Baranci a San Candido, mentre la cerimonia di chiusura è prevista per oggi, giovedì 16, in piazza San Michele, sempre a San Candido.
Gli Alpini in quota Ecco la Volpe Bianca
Oltre 1.500 penne nere impegnate in alta montagna per una nuova esercitazione di portata internazionale