Il fiuto salvavita

i cani addestrati possono avere un ruolo fondamentale nell’assistenza ai pazienti diabetici: sentono in anticipo una crisi glicemica e corrono a segnalarla. ma c’è il problema dei costi

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Il fiuto dei cani può salvare la vita ai pazienti diabetici ed è utilissimo ad esempio nei casi di bambini ammalati. Il diabete è una malattia cronica la cui diffusione, già ampia, tende ad aumentare, e colpisce sia adulti, sia bambini anche piccoli. Consiste nella carenza, parziale o totale, di insulina, che è l’ormone che ci consente di assimilare gli zuccheri. Ovviamente l’insulina viene fornita al diabetico tramite infusioni, tuttavia ne risulta un equilibrio molto precario, soggetto a variazioni improvvise e imprevedibili come l’iperglicemia, troppo glucosio nel sangue, che crea gravi danni e l’ipoglicemia: troppo poco glucosio, che è ancora più pericoloso, perché privando il cervello del nutrimento può farlo scivolare nel coma e poi (se non si interviene tempestivamente a contrasto) nella morte.
La crisi glicemica, e soprattutto quella ipoglicemica, è l’incubo di tutti i diabetici, e più ancora di tutti i genitori di bambini diabetici, perché non sempre viene percepita al suo arrivo, soprattutto se è notte e si sta dormendo. La glicemia si può misurare con appositi sensori, ma la segnalazione arriva quando la crisi è già iniziata, ammesso che la persona sia sveglia e capisca di doversi misurare. Ecco allora che i cani possono venire in aiuto per prevenire gravi conseguenze. L’arrivo della crisi è segnalato in anticipo dall’alito del paziente (e dalla sua sudorazione). Il cane, con il suo olfatto straordinario, se è opportunamente addestrato, sente questo odore con un anticipo di 15-20 minuti, anche se non è a ridosso del diabetico, e si affretta a segnalarlo. Inoltre, se vede che il malato non riesce a darsi soccorso da solo (come succede nelle crisi ipoglicemiche gravi), corre a chiamare aiuto: per esempio, con i bambini, il cane corre sempre a chiamare i genitori.
L’unica nota dolente è il costo di questi cani: l’addestramento con la fase di controllo dura circa 18 mesi (senza contare la necessità in seguito di fare qualche “ripasso”) e implica l’intervento di diverse figure professionali, per cui un cane addestrato avrà un valore compreso tra i 10mila e i 15mila euro (per avere un raffronto, basti pensare che un cane-guida per un cieco ne costa 20mila). Cifre consistenti che spesso vengono affrontate grazie alla solidarietà di associazioni, enti oppure donatori privati.