Sono stati presentati questa mattina il restauro conservativo degli apparati decorativi, con la realizzazione della linea vita interna e il progetto illuminotecnico luci e sistema audio della Cattedrale Santa Maria del Bosco e San Michele di Cuneo.
Gli interventi avviati lo scorso 23 gennaio sono stati finanziati dalla Fondazione CRC che ha contribuito per 250mila euro e dalla Regione Piemonte, attraverso la consulta per i beni culturali ed ecclesiastici ed edilizia di culto della Regione ecclesiastica Piemonte e Valle d’Aosta con ulteriori 70mila.
Presenti alla conferenza stampa odierna, coordinata dall’Arch. Igor Violino della Curia diocesana di Cuneo e Fossano, nonché delegato vescovile per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, il vescovo monsignor Piero Delbosco, il parroco della Parroccha Santa Maria del Bosco Don Mauro Biodo, la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero con l’assessore all’Urbanistica Alessandro Spedale, il presidente di Fondazione CRC Ezio Raviola con il vice Enrico Collidà, le rappresentanti della Sovrintendenza e l’architetto Luca Soave, progettista e direttore dei lavori.
«Dopo le analisi preliminari», ha ribadito l’architetto Soave, «che hanno rivelato lo stato di degrado legato ad infiltrazioni di acqua meteorica dalle coperture, unitamente alla mancanza di interventi di manutenzione programmata, il progetto d’intervento ha indagato secondo un approccio prudenziale le diverse cause con l’ausilio di rilievi, saggi e con tutte quelle operazioni, studi ed approcci meglio identificati come “cantiere della conoscenza”. Ne è scaturito il progetto di illuminazione che ha perseguito la relazione tra le prospettive simboliche-liturgiche-architettoniche presenti; considerando una “costruzione di luce” come il risultato di un equilibrio raggiunto tra luce naturale e luce artificiale. Su fronte audio il progetto ha previsto la realizzazione di un nuovo impianto in grado di gestire le esigenze di diffusione sonora in modo flessibile e pienamente integrato nel contesto architettonico».
«Siamo soddisfatti di aver sostenuto questo lavoro», ha sottolineato il presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola, «che rientra appieno nell’ambito dei festeggiamenti dei 30 anni della nostra Fondazione. Questa Cattedrale è senza alcun dubbio un monumento per la Città Cuneo e i cuneesi, ed è importante che, grazie a questo restauro, sia stata restituita ai cittadini».
Per la sindaca Patrizia Manassero: «È significativo che l’intervento valorizzi questa Chiesa nell’anno in cui la Città di Cuneo compie 825 anni».
Soddisfazione manifestata anche dal Vescovo Monsignor Delbosco che ha sottolineato: «Ci mancava la Cattedrale. Voglio esprimere un grande ringraziamento a tutti coloro che si sono dati da fare. Una buona luce e un buon ascolto contribuiscono a una buona azione liturgica che è fondamentale per noi, ed aprire alla Veglia di Pasqua è davvero un traguardo significativo e molto importante».
Don Mauro Biodo ha infine rimarcato: «Durante la Veglia di Pasqua il Vescovo inizierà la liturgia della luce in tre fasi diverse che saranno evidenti quest’anno grazie all’accensione del nuovo impianto. In questi giorno ho ritrovato le chiavi della statua di San Pietro e questo evento mi ha fatto riflettere considerando che come le chiavi sono tornate alla statua, così mi auguro che i cuneesi ritrovino la strada per questo luogo. Sperando ci sostengano anche per i lavori futuri di cui la cattedrale ha bisogno».
In conclusione infatti è stato sottolineato che rimangono ancora altri interventi da fare soprattutto sulla cupola, che risulta in cattivo stato conservativo. E lo stesso vale per il Battistero con il fonte e per il pavimento di marmo intarsiato.