Per Pasqua riapre le porte alla comunità il restaurato Duomo di Cuneo

Rinnovati impianti d’illuminazione e amplificazioni, realizzati interventi puntuali sugli apparati decorativi

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Il restauro della Cattedrale Santa Maria del Bosco e San Michele di Cuneo è stato completato in tempi record per permettere la celebrazione della Veglia pasquale che si terrà sabato 8 aprile. L’intervento ha riguardato gli apparati decorativi, con la realizzazione della linea vita interna ed un adeguamento e rifunzionalizzazione dell’impianto elet­trico, illuminazione e diffisione sonora.
I lavori avviati lo scorso 23 gennaio per un costo complessivo di 320mila euro sono stati finanziati dalla Fondazione Crc che ha contribuito per 250mila euro e dalla Regione Piemonte, attraverso la consulta per i beni culturali ed ecclesiastici ed edilizia di culto della Regione ecclesiastica Pie­mon­te e Valle d’Aosta, con ulteriori 70mila.
«In questi mesi ci è mancata la Cattedrale», ha ricordato il ve-scovo monsignor Piero Delbo-sco nel corso della presentazione alla stampa del restauro conservativo. «Passare sotto i portici e vedere la porta chiusa era un colpo al cuore. Oggi, essere riusciti a rispettare i tempi previsti per queste opere ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Un doveroso grazie a chi ha diretto ed eseguito i lavori e a chi ha finanziato quest’opera. Gli interventi realizzati, che daranno nuova luce e una rinnovata possibilità di ascolto, contribuiscono all’azione liturgica».
«Siamo soddisfatti di aver sostenuto questi lavori», ha sottolineato il presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola. «Si tratta di uno degli interventi che abbiamo deliberato nel 2022 per festeggiare i nostri 30 anni. Questa Cattedra­le, che è vicina alla nostra Fon­da­zio­ne è indubbiamente un monumento di grande importanza per la Città di Cuneo e i cuneesi, ed è importante che, grazie a questo restauro, sia stata restituita ai cittadini».
La sindaca di Cuneo Patrizia Ma­nassero, accompagnata nell’occasione dall’assessore all’Urba­nistica Alessandro Spedale, ha ribadito: «Attorno alla chiesa di Santa Maria del Bosco si è sviluppata la città di Cuneo, che quest’anno festeggia i suoi 825 anni. È il cuore dei momenti più gioiosi e più tristi che caratterizzano la vita cittadina».
Dettagliato nei particolari l’intervento dell’architetto Luca Soave, progettista e direttore dei lavori: «Dopo le analisi preliminari che hanno rivelato lo stato di degrado legato ad infiltrazioni di acqua meteorica dalle coperture, e la mancanza di interventi di ma­nutenzione programmata, il pro­getto d’intervento ha indagato le diverse cause. Ne è scaturito il progetto di illuminazione che ha puntato a realizzare un equilibrio tra luce naturale e luce artificiale. L’impianto è stato realizzato con proiettori led, che permettono di ottimizzare i costi della manutenzione, e grazie a una gestione digitale del­le intensità e delle accensioni sarà possibile enfatizzare la bellezza e l’importanza del luogo, sia ai fedeli, sia ai vistatori. Sul fronte audio il progetto ha previsto la realizzazione di un nuovo impianto in grado di gestire le esigenze di diffusione sonora in modo flessibile e pienamente integrato nel contesto architettonico».
Le conclusioni sono state affidate a Don Mauro Biodo, parroco della Cattedrale che ha ri­cordato: «Una delle grandi statue presenti in questa Chiesa che rappresenta San Pietro non aveva più le chiavi e durante questi mesi di lavoro sono state ritrovate nel solaio. La speranza è che come San Pietro ha ritrovato le sue chiavi, allo stesso modo anche i fedeli di Cuneo possano ritrovare la via di questa chiesa per vivere la preghiera e la spiritualità. E i turisti possano nuovamente ammirare questo gioiello. Spero ancora che tanti altri finanziatori ci possano aiutare a completare l’opera con il restauro della cupola e con gli altri lavori necessari».