Alba Bra Langhe Roero Capitale della Cultura 2026

Enogastronomia, letteratura e natura: parte da qui la candidatura del territorio

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Non una sola città ma un territorio che è città esso stesso. L’area di Alba, Bra, Langhe e Roero – dove cultura enogastronomica, naturalistica e letteraria si fondono indissolubilmente -sarà candidata a Capitale italiana della Cultura 2026.
L’iniziativa è stata presentata al Castello di Grinzane Ca­vour, dal Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura, che coordina i lavori e l’ideazione del progetto. Un momento dedicato all’annuncio della candidatura alla presenza delle istituzioni, per gettare il seme di un lavoro che vuole coinvolgere tutti gli 81 comuni del territorio. Tra le autorità presenti c’erano Luca Robaldo, presidente Pro­vincia di Cuneo; Mauro Gola, presidente Camera di Com­mercio di Cuneo; Maurizio Marello, consiglie­re della Regione Piemonte; Giu­liano Viglione, presidente As­sociazione Commercianti Al­besi; Tomaso Zanoletti, Gran Maestro dell’Ordine dei Ca­valieri del Tartufo e dei Vini di Alba.
«È una data importante per il nostro territorio, che segna l’inizio di un nuovo percorso», ha dichiara Carlo Bo, presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura.
Il Ministero della Cultura ha avviato l’iniziativa nel 2014 con l’obiettivo di valorizzare il territorio italiano. La città insignita del titolo riceve un contributo di un milione di euro, oltre alla possibilità di mostrare le sue specificità all’intero Paese e di lavorare sulla crescita culturale.
La visione che muove la candidatura di Langhe e Roero a Capitale italiana della Cultura è che questi territori possano, insieme, rappresentare un esempio nazionale di cultura, in grado di espandere il loro già esistente valore in ottica di innovazione e crescita sostenibile. Alba e Bra sono state scelte in quanto città simbolo del territorio, cuore nevralgico delle colline che costituiscono le Langhe e il Roero. Questa candidatura riguarderà tutti i comuni dell’area, con l’obiettivo di proporre un progetto che tenga conto di tutte le sfumature all’interno dell’area. Ad oggi, si tratterebbe della candidatura con il più ampio territorio in termini di comuni, una grande città composta di molte anime e culture. Un progetto che testimonia una forte fiducia in quello che si ritiene un unico territorio, composto di tante realtà differenti, ma con una storia comune, che le unisce facendo da fil rouge. La candidatura avviene tramite una procedura di selezione in varie fasi, la prima consiste nell’invio di un dossier con il progetto di innovazione e rigenerazione, da proporre al Ministero della Cultura entro il 2023. Il direttore artistico sarà Davide Rampello, direttore creativo dello studio Rampello & Partners; il suo lavoro consisterà nella curatela e nell’ideazione delle iniziative che verranno presentate nel dossier, coordinando tutti i soggetti che ne faranno parte. Le relazioni istituzionali, invece, saranno curate da Giuseppe Scognamiglio di Eastwest consulting. Infine, alla direzione tecnica, e quindi incaricato della stesura del dossier, sarà Matteo Gatto, titolare dello studio matteogatto&associati. Ogni comune è invitato a prendere parte alla redazione del progetto che prevede tre macro-fasi: l’ascolto del territorio; la scrittura dei contenuti; l’attuazione dei contenuti. Una parte della programmazione culturale della candidatura verterà sui grandi autori della letteratura italiana del No­vecento che alle colline delle Langhe e del Roero sono profondamente legati: Giovanni Arpino, Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. Inoltre, verranno incluse anche proposte legate alle infrastrutture, al turismo e all’economia. Il piano valoriale e quello operativo saranno entrambi presenti nel dossier, per proporre sia una narrazione dei molti punti di vista che fanno delle Langhe e del Roero ciò che sono, ma anche dei puntuali riferimenti ai costi e alla progettualità.
Gli esempi delle precedenti città divenute Capitali italiane della Cultura dimostrano che l’investimento economico e progettuale è stato del tutto ripagato in termini di miglioramento del territorio, con la realizzazione di interventi infrastrutturali, investimenti nel campo dei beni culturali e opere di riqualificazione urbana. Inoltre, tutte le attività e iniziative pensate per l’anno di nomina producono benessere e aumentano le offerte culturali e turistiche, dando al resto d’Italia un’immagine nuova e fresca del territorio, rendendolo ancora più appetibile turisticamente.
Il Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura è composto da: Carlo Bo, Presidente; Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato, Vicepresidenti; consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. L’incarico di Direttore è affidato a Mauro Carbone.