Servono misure strutturali per l’agricoltura e le pensioni minime e di invalidità

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Il Governo ha presentato il Def: cioè il Documento di Economia e Finanza nel quale l’esecutivo analizza l’attuale situazione finanziaria del Paese e prefigura le linee guida della prossima manovra di Bilancio. Cosa ne pensa Cia Cuneo delle proposte in cantiere? Risponde Igor Varrone: direttore provinciale dell’organizzazione agricola. Dice: “In un quadro congiunturale che resta ancora incerto, non sono più rinviabili interventi strutturali per ridurre il peso dei costi di produzione e avviare il settore agricolo alla ripresa”.

Quali sono le vostre indicazioni in merito? “Serve una forte accelerazione dei progetti riguardanti il Pnrr. Ma bisogna anche programmare ulteriori misure che sostengano il consolidamento e lo sviluppo delle imprese e la tenuta del nostro tessuto sociale. I provvedimenti sul contenimento del caro energia hanno fornito un supporto concreto alle famiglie e alle imprese più in difficoltà. Di conseguenza, è prioritario confermare il loro mantenimento attraverso crediti di imposta per l’energia nei trimestri successivi al primo del 2023”.

Inoltre? “Accanto agli interventi mirati a ridurre i costi di produzione è necessario prevedere nel settore zootecnico il ripristino delle percentuali di compensazione Iva sulle cessioni di bovini e suini, così da evitare al comparto un aggravio economico di molte decine di milioni di euro”.

L’innovazione? “E’ necessario un forte impulso alle strategie di sviluppo del percorso, anche con il rinnovo degli incentivi della Transizione 4.0 che hanno permesso alle aziende agricole di dotarsi di macchinari funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. La misura va ulteriormente incentivata attraverso la possibilità di cessione del credito ottenuto”.

Ma non solo. “Bisogna intervenire con efficacia nelle innovazioni del settore agricolo che guardano alla sostenibilità ambientale. Aumentando in modo significativo la produzione di energia da fonti rinnovabili e mantenendo, allo stesso tempo, la destinazione dei terreni agricoli a fini produttivi”.

Nel concreto? “L’auspicio è che venga data la possibilità di realizzare impianti agrisolari oltre l’autoconsumo aziendale con l’apertura di un nuovo Bando del Pnrr, sviluppando anche la creazione delle comunità energetiche con il coinvolgimento di chi risiede soprattutto nelle aree interne e marginali del nostro Paese”.

Il sostegno ai consumi? “E’ importante che l’intervento di riduzione del cuneo fiscale annunciato dal Governo si indirizzi verso quanti percepiscono redditi molto contenuti, compongono famiglie numerose, appartengono alle fasce meno ricche della società”.

Le pensioni? “L’assegno minimo erogato oggi sotto i 600 euro mensili, che in Italia riguarda un cospicuo numero di anziani, fra i quali gli ex agricoltori, non solo è inadeguato per tutti i parametri previsti dalle norme nazionali ed europee sui livelli di povertà, ma è moralmente e socialmente ingiusto. Già lo scorso anno avevamo proposto al Governo di introdurre una pensione di equità portando l’assegno ad almeno 780 euro mensili: lo stesso importo che veniva pagato per il reddito di cittadinanza”.

Però, non basta? “Per quanti hanno un’invalidità civile del 100% e ai quali serve l’assistenza continua perché non possono svolgere le normali mansioni quotidiane, tra assegno di pensione e indennità di accompagnamento arrivano a malapena, con entrambe, a 1.000 euro al mese. Come può vivere una persona con un importo del genere, se deve pagare la badante o essere accolta in una residenza sanitaria?”.