La nuova squadra di Confindustria con Costamagna

Il presidente designato ha presentato i collaboratori in vista dell’assemblea del prossimo 17 maggio

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Prosegue il percorso che porterà al rinnovo dei vertici di Con­findustria Cu­neo. L’ultimo importante passaggio prima dell’assemblea elettiva del prossimo 17 maggio si è tenuto giovedì scorso con il consiglio generale in cui, oltre all’approvazione del bilancio consuntivo 2022 e di quello preventivo 2023, all’ordine del giorno c’era la presentazione da parte del presidente designato Mariano Co­stamagna del suo programma e la squadra di vicepresidenti. Rispetto agli uomini e alle donne che lo affiancheranno alla guida di Confindustria Cuneo nel corso dei prossimi quattro anni Costamagna ha dato un segno di continuità confermando una parte dei vicepresidenti ancora ricandidabili tra quelli già in carica con il presidente uscente Mauro Gola. Si tratta di Giuseppe Miroglio, presidente del Gruppo Miroglio di Alba; Roberto Rolfo, amministratore delegato della Rolfo Spa di Bra; Bartolomeo Salomone, presidente di Ferrero Spa di Alba. Entra nella squadra Paolo Merlo, amministratore delegato della Merlo Spa di San Defendente di Cervasca. A loro si aggiungono i vice presidenti espressione delle aree territoriali, che porteranno all’attenzione del Consiglio i temi peculiari delle diverse aree della provincia di Cuneo. Si tratta della presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Cuneo Chiara Bardini, general manager di Agrimontana Spa di Borgo San Dalmazzo, per l’area cuneese; del presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo Alberto Biraghi, amministratore delegato di Valgrana Spa di Scarnafigi, per l’area di Saluzzo, Savigliano e Fossano; del presidente della Sezione Meccanica Marco Costama­gna, amministratore delegato della Biemmedue di Cherasco, per l’area braidese; del presidente di Ance Cuneo Gabriele Gazzano, amministratore delegato della Ediltel Spa di Nucetto, per l’area monregalese e del presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Cu­neo Matteo Rossi Sebaste, am­ministratore delegato di Go­losità dal 1885 di Grinzane Cavour, per l’albese. Di diritto farà parte del consiglio di presidenza anche l’ex presidente Mauro Gola.
Dopo aver annunciato i nomi, Costamagna ha presentato il programma. Diverse le parole chiave: oltre a continuità (che si è esplicitata anche nella conferma di una parte significativa dei vicepresidenti già in carica), si è parlato di innovazione («Lavo­reremo per far diventare Con­findustria Cuneo il polo di eccellenza e accompagneremo la transizione digitale con la formazione di adeguate competenze e di reskilling del personale») e di evoluzione del ruolo sociale dell’imprenditore mo­der­no, sempre più chiamato a occuparsi anche del benessere dei lavoratori e al miglioramento della società. Non poteva mancare un riferimento al lavoro e alla volontà di creare lavoro buono, definita «priorità assoluta di Confindustria Cu­neo»; si è data anche evidenza all’importanza delle reti d’impresa, uno strumento «tra i più innovativi per creare la massa critica e competere sui mercati rispetto a cui l’associazione datoriale si pone come punto di riferimento».
Nel corso della presentazione si è parlato anche di internazionalizzazione; di scuola e formazione professionale, di ricerca giovani talenti, di welfare, di start up, del tema del passaggio generazionale, dei servizi del Csi, il braccio operativo di Confindustria Cuneo, e della loro implementazione oltre che del gemellaggio con altre regionali. Particolare attenzione verrà posta su temi di stringente attualità come l’acqua e l’energia e di questioni annose, come la carenza di infrastrutture. La relazione del presidente designato è stata sottoposta a votazione da parte dei consiglieri, raccogliendo l’unanimità di voti favorevoli.
L’assemblea si è conclusa con l’ultimo discorso di Mauro Gola ai componenti del consiglio generale, salutato da un lungo applauso da parte del pubblico: «Siamo rimasti fedeli all’idea di un’associazione che sia un vero e proprio motore di apertura al dialogo, una realtà che si intessa dei problemi generali del Paese, guidata dai valori di una società aperta. Mettersi al servizio della comunità è la vocazione più alta di un imprenditore, a maggior ragione in un momento complesso come questo. “L’opera umana più bella è quella di essere utile al prossimo” diceva Sofocle. Nella società occupiamo uno spazio ben preciso: tra la parte politica e quella sociale, tra lo stato e la nazione, tra i rappresentati e i rappresentanti».
E poi ancora: «Quando guardo questa sala, mi rendo conto del significato della realtà associativa che ho rappresentato e attraverso la quale abbiamo avuto il compito di tenere vivo il pluralismo della nostra società e di offrirlo alla modernità, attualizzato. Aver potuto rappresentato la nostra associazione su quei tavoli è stato bellissimo».