L’esordio di Matteo Ceriali nell’International Rally Cup non ha regalato al pilota di Coazze le soddisfazioni che si aspettava dal 56° Rallye dell’Elba, andato in scena sull’isola napoleonica venerdì 21 e sabato 22 aprile.
“Non sono soddisfatto del risultato, anche se non ho particolari cose di cui lamentarmi” afferma il portacolori della Scuderia New Racing for Genova, affiancato anche in questa occasione dal navigatore toscano Iacopo Innocenti.
“Era la prima volta che disputavo il Rallye dell’Elba, una gara che ha fatto la storia del rallismo italiano. Le prove speciali sono molto belle e molto impegnative, con continui cambi di grip che impegnano il pilota alla ricerca di un continuo controllo del mezzo. Metro dopo metro non sai mai se scivola molto o poco, e questo richiede una concentrazione particolare. Inoltre sono prove che presentano costanti cambi di ritmo, passando dal veloce al tortuoso in continuazione.
Questo, però, è il grande fascino di questa gara. Sono prove di una certa lunghezza (ad esempio la Volterraio-Cavo del venerdì sera misura 26,06 km e la Due Mari del giorno dopo 22,34) ma non è stata certo la lunghezza delle prove speciali a mettermi in difficoltà. Avendo frequentato lo Junior e il Campionato Italiano Rally nel passato ho affrontato speciali anche più lunghe e fisicamente non ho avuto problemi; semplicemente non è arrivato il risultato cui miravamo dopo la bella prestazione della gara test al Maremma di inizio mese” commenta Ceriali che è salito sul palco arrivi di Portoferraio in 29esima posizione assoluta, con la Peugeot 208 Rally4 curata da BRG Motorsport di Chiusa Pesio.
“Adesso cerchiamo di capire cosa è successo e ci prepariamo per il prossimo appuntamento dell’IRC, il Rally del Taro, in programma a Bedonia (PR) il 27-28 maggio con tutte le intenzioni di riemergere nella classifica” conclude Matteo Ceriali.