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«Ecco i distretti del vino e del cibo: grande opportunità»

Altro importante riconoscimento per le colline terrazzate di Langhe, Monferrato e Roero

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L’Assessorato al­l’A­gricoltura della Regione Pie­monte, guidato da Marco Protopapa, ha riconosciuto ufficialmente nei giorni scorsi, ai sensi dello specifico regolamento regionale numero 4 del 13 novembre 2020, il Distretto del Cibo e del Vino Langhe-Mon­ferrato e il Distretto del Cibo del Roero, dando comunicazione al Ministero del­l’A­gri­coltura, della Sovranità Ali­mentare e delle Foreste per la loro iscrizione nell’albo na­zio­nale dei Distretti del Cibo.
L’assessore ad Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa, ha sottolineato: «Il riconoscimento dei due Distretti non può che es­sere una ulteriore opportunità di valorizzazione per i Co­muni e le realtà economiche che ne fanno parte, dai Consorzi di Tutela, alle associazioni di produttori e realtà imprenditoriali, grazie ai qua­li abbiamo produzioni vitivinicole e agroalimentari che hanno reso unici e rinomati a livello internazionale i territori coinvolti».
Il nuovo Distretto del Cibo e del Vino Langhe-Monferrato è stato costituito dal Con­sor­zio Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e dal Con­sor­zio per la Tutela dell’Asti, da cui è partita l’iniziativa, insieme con il Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Tu­tela Cardo Gobbo Nizza Mon­ferrato, Gal Terre Asti­giane nelle Colline Patri­mo­nio del­l’Umanità, Asso­cia­zio­ne A­ste­sana Strada del Vino e del Ci­bo. L’obiettivo è di operare in modo sinergico per promuovere il territorio e le risorse agroalimentari e viti­vi­nicole, consolidare e sviluppare l’offerta turistica, le attività economiche che perseguono la sostenibilità economica, ambientale e sociale. È previsto un piano triennale di promozione per gli anni 2023, 2024, 2025 per la va­lo­­rizzazione di Astigiano, Mon­­fer­rato Astigiano, Piana Ca­­salese, Acquese e Valle Bor­­­mida, Langhe.
L’intera area, in cui ricadono i 197 Comuni distribuiti nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo a vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, si caratterizza per le produzioni di vini di qualità Docg e Doc, per le eccellenze agroalimentari certificate Dop, Igp e Pat, per le peculiarità paesaggistiche, ambientali e culturali comprendendo il sito Une­sco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato articolato in “La Langa del Ba­rolo”, “Le colline del Barba­resco”, “Nizza Monfer­ra­to e il Barbera”, “Canelli e l’Asti Spumante”, “Il Monferrato degli Infernot”, “Il Castello di Grinzane Cavour”.
Il Distretto del Cibo del Roero, che comprende 24 Comuni (23 nel Cuneese e Cisterna d’Asti in provincia di Asti), ha come ente capofila l’Associazione Valo­rizza­zio­ne Roero e coinvolge l’As­sociazione Sindaci del Roero, il Mercato Orto­frutti­co­lo del Roero, l’Associa­zio­ne per i Paesaggi Vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni agricole Coldi­retti, Cia e Confagricoltura del Cu­neese, Confartigianato Cu­neo, Asso­ciazione Commer­cianti Albe­si e Ascom Bra.
La finalità è promuovere uno sviluppo omogeneo delle fi­liere agroalimentari presenti nell’area attraverso un piano di attività condiviso che coinvolga le aziende agricole, commerciali e artigiane del Distretto che rappresentano il tessuto imprenditoriale del territorio, caratterizzato per la produzione dei prodotti di qualità certificata che vengono venduti sui mercati nazionali e internazionali. Dunque, nuovi importanti strumenti a disposizione del territorio per alimentare la propria crescita, mettendo sempre al centro produzioni di alta qualità, ca­paci di sostenere in maniera significativa l’economia locale e, al contempo, salvaguardare il contesto naturale circostante. A oggi in Pie­monte sono in totale tre i Di­stretti del Cibo riconosciuti con il nuovo regolamento regionale: il Di­stretto del Chie­rese-Carma­gno­lese è sta­to il primo a ottenere il riconoscimento, nel 2022.

Con i voli sui luoghi di Aleramo, il territorio si mostra da una prospettiva tutta nuova
Il circolo culturale “I Marchesi del Monferrato”, grazie alla collaborazione dell’Aeroclub Casalese “Natale, Silvio e Italo Palli” di Casale Monferrato, in occasione di “Golosaria tra i castelli del Monferrato” 2023, propone un’esperienza particolare e suggestiva per godere del paesaggio monferrino da un inusuale e imperdibile punto di vista: una ricognizione in volo sul Monferrato, che permetterà di osservare dall’alto i luoghi più significativi del territorio aleramico. In considerazione del tema portante di “Go­lo­saria” 2023, finalizzato a celebrare il 2023 come “anno del turismo di ritorno”, rivolto a milioni di connazionali residenti all’estero, il progetto “In volo sulle terre dei nostri avi”, che si propone di unire la conoscenza storica a quella territoriale, vuol essere un modo diverso per scoprire il territorio monferrino, con uno sguardo dall’alto alla scoperta di una mappa emozionale che accompagni idealmente a ripercorrere la leggendaria cavalcata di Aleramo. «Il volo, da sempre sogno dell’uomo, permetterà di meglio comprendere lo sviluppo del Monferrato nei secoli, fornendo un nuovo punto di osservazione e di conoscenza, consentendo di vivere un’esperienza entusiasmante anche dal punto di vista strettamente tecnico», ha spiegato Emiliana Conti (foto), presidente del circolo “I Marchesi del Monferrato”. I voli si svolgeranno sabato 6 e domenica 7 maggio, dalle 11 alle 17, e avranno la durata di venti minuti (secondo normative Easa ed Enac per i voli introduttivi). Punto di ritrovo presso l’Aeroclub Casalese, in strada Alessandria 4, a Ca­sale Mon­ferrato. Ogni volo potrà coinvolgere due passeggeri; i minori dovranno essere accompagnati da un genitore. Per informazioni scrivere a [email protected].

BaNNER
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