Sulla strada che porta a Rivoli dopo le colline di Langhe e Roero

La tappa numero 12 in partenza da Bra sembra adatta ai tentativi di fuga da parte degli “attaccanti di giornata”. La collina della Pedaggera è il primo traguardo del Gpm, da lì si scende veloci tra Montelupo e Diano fino ad attraversare Alba

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Ci avviciniamo verso la tappa Bra-Rivoli, la nu­mero 12 della Corsa Ro­sa. Qui possiamo approfondire l’aspetto tecnico per evidenziare come si tratti di una tappa divisa sostanzialmente in tre parti: è collinare per i primi 50 chilometri, diventa quasi piatta dopo Alba fino a Ri­voli (primo passaggio) per 75 chilometri e si arriva al circuito finale di 54 chilometri con la salita al Colle Braida.
Nella prima parte della gara ci so­no ondulazioni continue e ininterrotte, tra curve e saliscendi. Dopo la partenza da Bra, si procede verso la zona collinare della Pedaggera, primo traguardo per il Gran premio della montagna (terza categoria). Da qui si procede in direzione Alba, passando da Montelupo e Diano, poi ancora in direzione nord a Piobesi d’Alba, Baldissero d’Alba e Ceresole d’Alba dove, dopo 79 chilometri, è previsto un traguardo volante.

Dopo il passaggio nelle Langhe, le strade che puntano verso Torino di­ventano di media larghezza e prevalentemente rettilinee, tra Carma­gnola e Candiolo. Fino al circuito finale: previsti attraversamenti cittadini articolati per effetto di rotatorie e spartitraffico e poi, dopo Avigliana, ecco la scalata al Colle Braida (9,8 km oltre il 7% con punte del 12%). Discesa e avvicinamento successivi fino all’arrivo con alcuni attraversamenti cittadini da tenere in considerazione. Gli ultimi 3 chilometri portano la corsa interamente all’interno di Rivoli. Da segnalare verso l’ultimo chilometro un breve restringimento che immette nella discesa che porta alla curva ai 750 metri di immissione in Corso Ei­naudi. Curva stretta a sinistra se­guita da 200 metri all’8% e quindi dal rettilineo finale di 400 metri in leggerissima ascesa su asfalto.