«Ma allora posso bere l’acqua del rubinetto!», ha esclamato Alessia, 7 anni. Questo stupore è quasi una costante delle ultime settimane, quando al termine delle visite all’impianto di potabilizzazione, anche i più piccoli hanno conosciuto i diversi passaggi del processo di filtrazione dell’acqua. Proseguono quindi con entusiasmo le gite alla scoperta dell’impianto di potabilizzazione Egea Acque in via dell’Acquedotto, ad Alba. La grande richiesta delle scolaresche, ben oltre le aspettative del Gruppo Egea, insieme con l’attiva partecipazione degli studenti coinvolti nel progetto, ha dimostrato una profonda sensibilità sui temi ambientali e, in particolare, sulla risorsa idrica, rendendo sempre più irrinunciabile l’estensione del periodo di partecipazione fino alla chiusura delle scuole, a giugno. Ancor di più in questo momento caratterizzato da una forte siccità, le visite all’impianto hanno rappresentato una profonda presa di coscienza sul trattamento di questa preziosa risorsa. Dallo stupore sulla richiesta idrica della Città di Alba (intorno ai 180 litri di acqua al secondo) a quello di fronte alle grandi vasche contenenti l’acqua ultrafiltrata che «sembrano delle piscine» – come hanno commentato gli studenti -, i bambini e ragazzi delle scuole albesi hanno seguito con attenzione il personale del Gruppo Egea (cinque collaboratori messi a disposizione in media per ogni visita) che li ha accompagnati alla scoperta dell’impianto di potabilizzazione e del processo di ultrafiltrazione dell’acqua prelevata dal canale Moreno adiacente al fiume Tanaro che quotidianamente arriva, pulita e controllata, nelle case di tutti gli albesi. Il complesso di via dell’Acquedotto, che comprende l’impianto di potabilizzazione, il laboratorio analisi e il Parco dell’Acqua, è stato aperto alle scolaresche a fine marzo, coinvolgendo finora, in maniera trasversale, oltre 350 bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, quindici classi e sette scuole, per un totale di oltre trenta ore di formazione erogate.
Il progetto testimonia l’impegno per la comunità e per il territorio, dove le competenze dei tecnici del Gruppo Egea sono state messe a disposizione dei giovani visitatori contribuendo alla loro sensibilizzazione sui temi ambientali e decretando un grande successo a livello di partecipazione.
I ragazzi, infatti, tra domande e curiosità, sono tornati in classe con una borraccia in plastica riciclata da riempire con l’acqua del rubinetto e, soprattutto, con una maggiore consapevolezza sull’importanza di questa risorsa, dovuta anche ai numerosi controlli che ci consentono quotidianamente di utilizzarla in totale sicurezza.
La maggior parte delle visite ha inoltre permesso agli studenti di consumare una merenda o di intrattenersi con giochi e scoperte all’interno del Parco dell’Acqua, da poco rinnovato, che omaggia la memoria dell’ingegner Emanuele Carini.
Le visite saranno possibili fino al termine dell’anno scolastico; le modalità di prenotazione rimangono le stesse adottate fino ad ora: è sufficiente scrivere una mail a [email protected].
Futuro sostenibile: Egea lo costruisce assieme ai giovani
Successo per le visite al potabilizzatore e al Parco dell’Acqua di Alba: già coinvolti oltre 350 studenti