Al termine di 90 minuti ad alta tensione per la posta in palio, è l’Ama Brenta Ceva a conquistare la permanenza in Prima Categoria grazie al 3-1 sul Caraglio nella gara secca di playout. Sergio Sciolla, allenatore della formazione cebana, commenta così la sfida:
“La partita è stata molto più equilibrata di quanto non dica il punteggio: sono stati gli episodi a fare la differenza. Noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo, andando in vantaggio con merito. Nell’unica leggerezza della frazione abbiamo subito il pareggio, ma in quel frangente siamo stati bravi: in altre occasioni simili la squadra era entrata un vortice di paura e aveva subito tracolli pesanti. Ieri siamo stati bravi a rimanere sul pezzo e a ripartire bene nella ripresa, segnando e non rischiando troppo.
Noi abbiamo giocato la partita per vincere, pur sapendo che avevamo a disposizione due risultati su tre. Avevamo ancora negli occhi la partita della settimana scorsa con la Pro Polonghera, in cui lo scenario era simile e non è andata come speravamo.
Ci tengo molto a fare i complimenti al Caraglio, che ha fatto una buona partita ed è una buonissima squadra. Hanno un modo di giocare a calcio che mi piace molto e che non si vede molto in queste categorie, gioca e lascia giocare. Magari in questa situazione non ha pagato tanto: noi abbiamo un tipo di calcio molto simile al loro, ma in questa occasione siamo stati un po’ più operai e un po’ meno leziosi. Io mi ero già trovato più volte in questa situazione (Carrù, Azzurra, Dogliani), ma la squadra molto meno, ed è stata brava.
Sono contento di aver visto una cornice di pubblico così importante e vorrei ringraziare tutti i cebani che sono venuti alla partita. In particolare vorrei ringraziare i ragazzi del settore giovanile, che con cori, striscioni e fumogeni ci hanno fatto sentire il loro calore. Mi ha riempito il cuore vedere i miei ragazzi tornare a vincere e festeggiare per una vittoria.
Le dediche principali sono alla mia compagna Stefania per la pazienza in questi sette mesi, ai preparatori Seferi e Tacchini che hanno voluto restare, lottare e soffrire con me ogni singola domenica, e ai calciatori che hanno deciso di restare in questo mare di problemi e che si sono presi una piccola rivincita. Adesso voglio solamente staccare un po’ la spina, prima di pensare a ciò che succederà il prossimo anno.”